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Una passeggiata tra i cavalli

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1Una passeggiata tra i cavalli Empty Una passeggiata tra i cavalli Sab Mar 02, 2024 12:24 am

Different Staff

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Admin
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Nell'ambiente del benessere olistico, vi è una figura professionale che incarna un approccio indimenticabile e affascinante: l'allenatrice di benessere attraverso i cavalli, una figura in grado di innescare meravigliose connessioni fra l'uomo, il cavallo e la natura.
In una giornata in particolare, la nostra allenatrice intraprese un'avventura con una nuova sfida: un ragazzo, un individuo chiuso nelle sue paure e nelle sue angosce, disconnesso dal mondo esterno, dipendente da routine e tecnologia.
Molto abilmente, decise di stravolgere il suo metodo di allenamento, e, piuttosto che portare il ragazzo al maneggio, come era solita fare, lo condusse in un'altra location: un bosco, lontano dal brusio della città. A differenza dell'atmosfera controllata del maneggio, il bosco era selvaggio, libero e rigoglioso. Qui, la natura regnava incontrastata, e la presenza di cavalli selvatici aggiungeva al luogo un elemento magico ed affascinante.
Nel profondo del bosco, l'allenatrice guidò il ragazzo sulla via della riconnessione con la natura. Spiegò che l'intera esperienza, non era una mera escursione, bensì un profondo viaggio di benessere, quasi una pratica wellness capace di nutrire anima e corpo. Inoltre, mise in luce la magnificenza e la maestosità dei cavalli, cercando di stimolare nel ragazzo un desiderio istintivo di contatto e comunione.
Il ragazzo, al principio riluttante e teso, gradualmente si immerse nel magico mondo che stava scoprendo. Connessioni impensabili si rivelarono, la freschezza del verde, il profumo pungente del muschio, il suono delle foglie sotto i piedi, l'impalpabile energia dei cavalli. L'ambiente sembrava aver infuso in lui un vigore sconosciuto, il suo cuore palpitava al ritmo sincopato della natura, i suoi occhi si riempivano d'ammirazione per la bellezza di ciò che lo circondava.
Giunse a un punto in cui la realtà esterna sembrava essersi dissolta, come se solo lui, il bosco, e i cavalli esistessero. Durante quel momento, il tempo sembrò inarrestabile, un fenomeno fisico che improvvisamente aveva perduto il suo potere. Le ore trascorse non avevano più significato, era come se il mondo intero si fosse fermato per consentirgli la scoperta di questa nuova e inaspettata connessione con la natura e con i cavalli.
Quella esperienza riuscì a rivoluzionare non solo la sua percezione del mondo, ma anche la sua visione di sé stesso. Ai suoi occhi, l'intera esperienza assunse un carattere quasi mistico, quasi come una cerimonia sacra praticata dai nativi americani, una pratica mistica per placare lo spirito e connettersi con le energie della terra.
La ragazza allenatrice era riuscita nel suo intento, aveva creato un legame forte e indimenticabile tra il ragazzo, i cavalli e la natura, un legame che gli aveva aperto le porte a un nuovo mondo di benessere e consapevolezza. Le necessarie competenze professionali dell'allenatrice si dimostrarono fondamentali per questa metafora di rinascita e trasformazione, che segnò il trionfo dell'interconnessione nell'ambito del benessere.
E così, nel cuore del bosco, tale pratica di benessere con i cavalli si è capace di risuonare come una melodia, un'armonia profonda tra l'essere umano, la natura e l'animale più nobile: il cavallo. Dando vita a un vortice di energie positive, un'oasi di pace e ricarica, che alimentano il benessere profondo e duraturo.
Durante questa esperienza nella fitta rete di pensieri che lo avvolsero, emerse il ricordo di un luogo lontano da tutto, un luogo che da piccolo aveva profondamente amato. Stiamo parlando della montagna.
Viaggiando indietro con la mente, riviveva le umili delizie della sua infanzia trascorsa tra le vette silenziose e i boschi profondi di quell'angolo di paradiso. Ricordava con affetto le passeggiate a cavallo lungo i sentieri che serpentavano tra i pini, i giochi d'acqua nei ruscelli gelidi, gli spuntini improvvisati all'ombra di un albero maestoso, i tramonti infuocati che tingevano di rosso il cielo sopra le cime innevate.
A mano a mano ripercorreva mentalmente questi tratti di vita passata, si accendeva in lui un desiderio palpabile di ritornare ai ritmi più lenti e armoniosi della montagna. Si risvegliava in lui quell'istinto primordiale che l'aveva guidato un tempo, un'attrazione irresistibile verso la libertà e la bellezza incontaminate della natura.
Lasciò quindi ogni suo pensiero, andando contro ogni aspettativa.
Questo bosco fu una fonte di meditazione profonda, un luogo per riordinare i pensieri e ritrovarsi.
A lui piaceva proprio stare lì, perché questa sua nuova esperienza nel bosco fece ritrovare in lui un pezzo di sé che la velocità della città aveva quasi fatto dimenticare. Fin da piccolo, la montagna e i boschi era stata il suo rifugio, il suo spazio di libertà, e ora aveva l'opportunità di rivivere quelle emozioni, con la consapevolezza e l'apprezzamento che solo gli attimi possono regalare.
Grazie a questa nuova esperienza si poté regalare un tempo tutto suo per poter tornare indietro nel tempo e ricordare quanto erano belle quelle passeggiate che da piccolo faceva nei boschi senza tecnologia alla mano o senza essere disturbato dai troppi impegni che aveva in agenda.
La sua tutor era riuscita fargli ritagliare un tempo tutto suo ma alla fine dovette tornare alla routine di tutti i giorni senza dimenticarsi di ciò che i cavalli e il bosco gli avevano regalato.

2Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Dom Mar 03, 2024 6:21 am

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Di questo racconto mi è piaciuta l’idea di fondo. Probabilmente il ragazzo è affetto dalla sindrome hikikomori e l’ippoterapia all’interno di un bosco incontaminato lo aiuta a riappropriarsi della vita reale.
A parte questo, la scrittura risulta rigida, quasi robotica, tante ridondanze. A parte qualche tratto poetico, ho avuto la sensazione leggendo di avere in mano un depliant di quelli che sono tradotti in più lingue e non sempre in modo efficace. (ragazza allenatrice, poi tutor per esempio. Già che ragazza allenatrice è proprio cacofonico)
Il bosco ha un ruolo forte, ma il tutto è appiattito e distante. 
Mi spiace, ma al di là dell’idea sottostante, il racconto non mi ha convinta neppure un po’.

3Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Lun Mar 04, 2024 10:53 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Il titolo, per me sempre molto importante, in questo caso stona. Letto così mi immagino una persona che va a passeggio in una mandria di cavalli. Punti di vista.
Non entro nel merito se un approccio terapeutico come quello descritto sia applicabile a quella che pare essere la sindrome hikikomori, un disturbo molto complesso, le cui terapie sono ancora in fase di studio, essendo la casistica relativamente recente. Di solito queste persone vengono seguite da psicoterapeuti e le terapie si ipotizza debbano durare parecchio tempo. Ma accantoniamo questo aspetto.
Il narratore onnisciente “conosce alla perfezione situazioni del presente, passato e futuro, conosce la psicologia dei personaggi, ciò che pensano, come agiscono, perché agiscono” (fonte wikipedia) ma è difficile gestirlo con equilibrio se di solito non compare nei propri lavori, appartenendo al proprio stile e magari occasionalmente. Qui, cara Penna, hai un po’ esagerato: si nota subito lo sforzo per ottemperare al paletto dello step, a volte quasi ingenuamente. Troppi, davvero troppi aggettivi e avverbi, quasi una ricerca compulsiva di sinonimi su sinonimi, ma – stringi stringi – è una ridondanza dello stesso concetto, narrato in diverse forme, ma sempre uguale a sé stesso.
Lo stesso problema col tema bosco: cosa sia un bosco lo sappiamo, qualcuno ci abita tra i boschi, quindi andrebbe dosata meglio la presenza di questo ambiente.

Le mie note: la punteggiatura. Troppe virgole inutili (non te le elenco, ma una rilettura a mezza voce te le farà scoprire facilmente) e qualche termine che stona (tutor ha un significato ben diverso, allenatrice/ragazza allenatrice di benessere proprio stona).



Ultima modifica di Susanna il Mar Mar 19, 2024 10:58 am - modificato 1 volta.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

4Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Lun Mar 04, 2024 11:07 pm

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Ciao, Autore.
Per quanto tu ci presenti un messaggio forte, temo che il tema di questo racconto versi più sulla pet therapy che sul bosco. Il narratore onnisciente scelto da te finisce per essere distaccato, apatico, tanto da allontanare il lettore e far considerare questo tuo scritto qualcosa di diverso da un "racconto".
Un'idea che non si è probabilmente riuscita a realizzare a pieno. Importante il messaggio, ma un po' oppresso da una lettura faticosa, dove anche la punteggiatura andrebbe rivista almeno quel poco che basta per non inceppare la lettura.
Alla prossima Smile


______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

5Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Gio Mar 07, 2024 5:40 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Il narratore omnisciente è davvero invasivo, tenendo troppo distacco tra il protagonista e il lettore.
Il racconto non mi convinto troppo, basato solo su due idee (la terapia di riconnessione alla natura e i ricordi della montagna) che vengono prese e rigirate più volte senza aggiungere molto di nuovo.
Scusami ma non mi convinto.

6Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Gio Mar 07, 2024 10:55 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Non me la sento di rimproverarti nulla. La tua semplicità, la tua onestà  sono commoventi e il tuo racconto è un bel racconto.
Nella prima lettura ho pensato...ecco qualcuno che si sta divertendo alle nostre spalle, poi ho calcolato il rischio di accettarlo per vero e l' ho accettato.
Un' anima buona come la tua ha bisogno di qualcuno che stia dalla sua parte, ed eccomi, autrice, io ti credo.
Che poi io pure scrivo come te, ridondanze, doppioni di parole, scartine di parole. Ma non ho fatto mai male a nessuno.
Pure tu non fai male, tutt'altro.
Sei nel mio podio, amico, amica, tenerissima.



Ultima modifica di tommybe il Mar Apr 02, 2024 6:40 pm - modificato 1 volta.

7Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Ven Mar 08, 2024 2:51 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Finalmente non ci sono sciamani, spiriti del bosco, maghi della foresta e altre diavolerie fantasmagoriche. 
Solo per questo meriti il mio plauso. 
La scrittura testimonia poca maturità, data, magari, dalla fretta di ottemperare il peggiore dei paletti: il tempo.
Condivido con altri che dovresti stare un po' più attenta/o alla musicalità delle frasi e delle parole. Ragazza allenatrice non va proprio bene, anche perché ridondante e inutile. 
Ma c'è qualcosa nel racconto, nella sua piacevole ingenuità, nel suo esse disarmantemente descrittivo che me lo fa apprezzare più di altri.
bravo/a

8Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Sab Mar 09, 2024 6:56 am

mirella


Padawan
Padawan

La storia, che pone in primo piano la capacità rigenerativa della natura in genere e - in particolare – della ippoterapia, è accettabile come idea ma poco coinvolgente nella realizzazione.
La scrittura, descrittiva e priva di dialoghi, non riesce a trasmettere emozioni, il narratore rimane distaccato e il bosco, che doveva essere il tema del racconto, ne è lo scenario.
La forma è poco corretta nella sintassi e nella punteggiatura e anche il linguaggio - come già rilevato dai commenti precedenti - non è sempre adeguato per la presenza di improprietà lessicali.
A volte, come nel brano seguente, il tono enfatico di alcune frasi stride e accentua il contrasto con errori e refusi.
“E così, nel cuore del bosco, tale pratica di benessere con i cavalli si è capace di risuonare come una melodia, un'armonia profonda tra l'essere umano, la natura e l'animale più nobile: il cavallo. Dando vita a un vortice di energie positive, un'oasi di pace e ricarica, che alimentano il benessere profondo e duraturo.”
 Il finale contraddice l’ultima affermazione di questo periodo. Infatti, il ritorno alla vita abituale non sembra aver lasciato nel protagonista “un benessere profondo e duraturo”, ma solo il ricordo di una pausa di serenità.
Mi spiace non poter esprimere un commento più favorevole, “sbagliando, s’impara”. Spero di rileggerti.

9Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Sab Mar 09, 2024 5:23 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Sono perplesso car* aut* perché sinceramente più che un racconto mi è sembrato di leggere un trattato; scritto molto bene indubbiamente al netto di un paio di refusi che poi ti segnalo, ma pur sempre una sorta di trattato per raggiungere il benessere senza quel coinvolgimento emotivo che il lettore vorrebbe trovare.
Anche i personaggi restano anonimi, al loro posto potrebbe esserci chiunque, ad un certo punto ho avuto quasi la sensazione che chi scrive abbia volutamente lasciare il più possibile “generico” il tutto perché stava narrandoci qualcosa di molto personale e quindi non divulgabile con nomi e cognomi per problemi di privacy.
Per una revisione futura ti segnalo:
-        E così, nel cuore del bosco, tale pratica di benessere con i cavalli si è capace di risuonare come una melodia: mi sembra ci sia un “si” di troppo
-        la montagna e i boschi era stata il suo rifugio erano stati
-     La sua tutor era riuscita a fargli ritagliare un tempo tutto suo manca la “a” tra riuscita e fargli


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Una passeggiata tra i cavalli Badge-3

10Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Dom Mar 10, 2024 3:56 pm

Arianna 2016

Arianna 2016
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Hai trovato una bella e apprezzabile tematica, una buona idea.
Il problema è che la narrazione è rimasta per lo più una semplice trama e non è diventata un racconto.
Secondo me, dovresti riprendere in mano tutto il materiale e ricostruirlo, dargli una forma nuova, una struttura da vero e proprio racconto.

11Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mar Mar 12, 2024 11:02 am

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

perdonami, ma non mi è piaciuto.
intanto ti consiglio una bella revisione, visti i numerosi errori (soprattutto di punteggiatura), poi ti dico che la prima impressione è quella di leggere un depliant per trattamento olistico.
l'idea di base è buona, questo è innegabile, ma il tema non mi pare molto centrato.
il bosco rimane in disparte, secondario, manca l'aggancio principale.
puoi migliorarlo molto.


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L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Una passeggiata tra i cavalli Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

12Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mer Mar 13, 2024 12:19 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Se il testo fosse stato inframezzato da foto di persone a cavallo in giro per i boschi, l'effetto-brochure sarebbe stato completo; anche se penso non avrebbe passato il vaglio di un qualunque editor.
La storia, se di storia si può parlare, è costellata di imprecisioni lessicali e piccoli refusi, sconta l'assenza di dialoghi e si appoggia su personaggi molto eterei.
Alcuni esempi:
- "allenatrice di benessere attraverso i cavalli" e "ragazza allenatrice" sono espressioni davvero poco felici;
- "intraprese un'avventura con una nuova sfida" poteva essere riassunto in "intraprese una nuova sfida";
- "il tempo sembrò inarrestabile" / "come se il mondo intero si fosse fermato" sono espressioni contraddittorie;
- "la montagna e i boschi era stata" => erano stati;
- "con i cavalli si è capace" c'è un si di troppo;
- "Stiamo parlando della montagna", altra espressione poco riuscita;
- "i sentieri che serpentavano tra i pini", direi serpeggiavano;
- "era riuscita fargli ritagliare", manca "a" e "fargli ritagliare" sembra uno scioglilingua.
Forse l'idea di base non sarebbe da scartare, tantomeno l'amore per la natura e gli animali che, bene o male, riesce ad arrivare in superficie; ma mi sembra siano necessari interventi su più livelli per arrivare a un racconto compiuto, a partire dal titolo stesso che penso suonerebbre già meglio dicendo semplicemente "una passeggiata a cavallo"
Grazie
M.


______________________________________________________
"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

13Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mer Mar 13, 2024 2:56 pm

Giammy

Giammy
Padawan
Padawan

Cosa dire di "Una passeggiata tra i cavalli?" Direi che il titolo riflette bene il racconto. Le intenzioni sono buone, lo svolgimento meno. Mi sarebbe piaciuto conoscere meglio i due protagonisti, l'allenatrice di benessere (particolare questa definizione) e il ragazzo/individuo chiuso nelle sue paure che il narratore onnisciente evita di presentarci, a partire dai nomi. Con un tema così (interessante e attuale), si può provare a scrivere qualcosa di più profondo e avvincente. Ognuno di noi ha il suo cammino di crescita. Il confronto fra autori è bello perché stimola ognuno a migliorare, a partire dalle note meno positive.

14Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mer Mar 13, 2024 11:24 pm

Albemasia

Albemasia
Padawan
Padawan

Rispetto agli altri racconti che ho letto finora, questo brano ha sicuramente il pregio di avere affrontato l'elemento naturale del bosco sotto una luce diversa, originale e questo, trattandosi di un contest di scrittura creativa, va indubbiamente riconosciuto.
Tuttavia, anche per me la sensazione percepita fin dalle prime righe è stata quella di leggere un depliant informativo sul "benessere olistico". 
L'ambientazione che ne emerge infonde serenità, ma è come se il testo mancasse di anima. I personaggi sono appena accennati, soprattutto il ragazzo - che è il soggetto intorno al quale ruota tutto (l'operatrice, i cavalli, il bosco...) - viene liquidato in poche righe che non consentono al lettore di entrare in empatia con lui e con il suo disagio. Forse sarebbe bastato inserire qualche dialogo per mostrare invece che raccontare. Peccato, perché ho la sensazione che l'autore/autrice abbia narrato di esperienze reali, esperienze che avrebbero consentito di dare maggiore spessore ai personaggi.
Sorvolo sull'uso improprio delle virgole (perfino tra soggetto e verbo) e sui refusi, conseguenza forse di una rilettura non approfondita, ma quello che più ha penalizzato il testo, secondo me, è stato il ricorso di termini ridondanti per esprimere concetti ricorrenti.
Non so se il giovane descritto come "un ragazzo, un individuo chiuso nelle sue paure e nelle sue angosce, disconnesso dal mondo esterno, dipendente da routine e tecnologia" sia riconducibile a un hikikomori, perchè difficilmente questi soggetti riscono a uscire dalla loro casa o addirittura dalla loro camera e soprattutto ancora più difficilemente entrano in contatto con altre persone (d'altro canto il termine "hikikomori" significa "stare in disparte") e sicuramente non hanno alcuna dipendenza dalla tecnologia, semmai la utilizzano per restare connessi - a modo loro - col mondo esterno.
Però - nel caso in cui ci sia un ragazzo reale dietro a questa storia - gli auguro di cuore che l'ippoterapia e la pratica olistica possano aiutarlo a riconnettersi col mondo.
Scusate l'OT.

15Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Dom Mar 17, 2024 7:54 am

CARLA EBLI


Younglings
Younglings

Un racconto che pare una sorte di spiegazione sui benefici dell' ippoterapia.
Risulta impersonale con uso di termini ( location, ragazza allenatrice, la sua tutor).
 che cozzano contro il tema scelto, tra l'altro molto apprezzabile.
E' come se il narratore volesse prendere, lui stesso, le distanze dal proprio racconto.


______________________________________________________
dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori

16Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mar Mar 19, 2024 9:13 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Conosco una ragazza che da qualche anno ha aperto un centro di ippoterapia. L'ho rincontrata dopo tanto tempo a settembre e quello che mi ha trasmesso parlando è stato forte e potente. Parlava del suo lavoro con passione e una luce negli occhi che in questo testo non trovo. 
Il racconto è glaciale e scostante. Sembra respingere il lettore, come se l'obiettivo non fosse emozionare ma spiegare un servizio.
 A tal proposito, all'inizio ho pensato fosse la pubblicità di un centro olistico, ma poi, riflettendoci bene, non sarebbe una pubblicità così positiva.
Detto questo, grazie per aver scelto una figura professionale così particolare. Dovresti solo lasciarti andare con le tue emozioni, a costo di sembrare eccessivo.

17Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mar Mar 19, 2024 10:08 am

Claudio Bezzi

Claudio Bezzi
Padawan
Padawan

Storia un pochino fragile che avrebbe potuto compensare con un approfondimento psicologico dei personaggi. Allo stato attuale il racconto è abbastanza impalpabile e procede a volte in maniera un pochino legnosa e con eccesso di aggettivi stereotipati (approccio indimenticabile e affascinante, connessioni meravigliose, bosco rigoglioso, natura incontrastata, maestosità dei cavalli, ritmo sincopato…); finale frettoloso. Discreta ortografia e sintassi ma non mi piace l’uso non necessario di anglicismi (‘location’, francamente, non si può accettare).


______________________________________________________
L'uomo fa il male come l'ape il miele (William Golding).
https://alamagoozlum.blog

18Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mar Mar 19, 2024 4:36 pm

Gimbo

Gimbo
Padawan
Padawan

Riconosco l'interessante tema della terapia attraverso la natura, ma il racconto manca di coinvolgimento emotivo e il troppo "tell" genera una sensazione di distacco. C'è inoltre eccessivo uso di aggettivi e avverbi, ridondanza delle descrizioni e alcune imprecisioni linguistiche. Apprezzo l'idea di fondo ma bisogna rivedere e migliorare la struttura del racconto per renderlo più coinvolgente e convincente. Il racconto ha potenziale, ma necessita di una revisione approfondita per realizzare pienamente tale potenziale.

19Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mar Mar 19, 2024 10:57 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Scritto bene, ma purtroppo non mi ha trasmesso la gioia che si prova a essere tutt’uno con la natura. La narrazione è fredda, troppo razionale, come se avessi avuto paura di coinvolgere emotivamente il narratore onnisciente. 
Tutto rimane troppo raccontato, una cronaca fredda in cui anche i ricordi non suscitano l'emozione che dovrebbero. 
Peccato. Mi sento, però, di consigliarti di riprendere il racconto, magari provando a raccontarlo in prima persona.

20Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mer Mar 20, 2024 4:40 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Penna.

Non ci sono dialoghi, non ci sono nomi, perfino i personaggi non hanno una descrizione fisica: sappiamo solo di un'allenatrice e di un ragazzo. L'evoluzione del ragazzo è liquidata in una frase: "Il ragazzo, al principio riluttante e teso, gradualmente si immerse nel magico mondo che stava scoprendo." Il conflitto cade subito. La figura dell'allenatrice, anche se fondamentale nell'evoluzione, diventa marginale: prende il ragazzo, lo porta nel bosco, funziona al primo colpo. Evviva? Si merita una medaglia, ma io come lettore mi chiedo: quanto ha studiato, per riuscire in questa cosa al primo colpo? Quali difficoltà ha affrontato, quante volte ha sbattuto la faccia, per riuscire a fare una cosa del genere?
Il narratore onnisciente si espone in prima persona plurale ma potrebbe rimanere impersonale e non cambierebbe nulla (niente "la nostra allenatrice", niente "stiamo parlando della montagna", ma "l'allenatrice" "si parla della montagna").
Tutto il racconto è la narrazione dell'immersione del ragazzo nella natura e dei ricordi che riaffiorano. Mi rimane questo, forse potrebbe essere proprio il punto da cui partire per rielaborare la narrazione e realizzare il potenziale della storia.

Grazie e alla prossima.


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Una passeggiata tra i cavalli Badge-2
https://linktr.ee/Achillu

21Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Ven Mar 22, 2024 10:58 pm

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

L'idea su cui si basa il racconto è profonda e interessante ma, a mio avviso, la realizzazione non convince abbastanza.
Tutto è molto descrittivo e l'anima dei personaggi, ovvero la parte emozionale del testo, non riesce a trasparire dalle parole.
Alcuni passaggi sembrano troppo studiati e poco spontanei e ne emerge una struttura rigida, priva di colore che non avvolge durante la lettura. Sembra quasi ci sia una barriera nel testo: il lettore può solo vedere le immagini senza riuscire a farsi catturare da loro.
Non specificare i nomi e la malattia del ragazzo obbliga l'autore a ripetersi rischiando di diventare pesante.
Alcune frasi sono ridondanti con un uso poco studiato nella scelta delle parole.
Il racconto, in generale, non mi sembra ben riuscito perchè descrive molto e racconta poco.

22Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mar Mar 26, 2024 5:27 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ti hanno già detto quasi tutto, autore, e in effetti non ho molto da aggiungere, se non un paio di cose.
Io i nomi dei due personaggi li avrei messi, foss'anche solo per evitare alcune delle tante ripetizioni di ragazza/ragazzo che affollano lo scritto.
A proposito di ripetizioni: sono davvero tante, "benessere" compare un centinaio di volte, ed è comprensibile, perché i sinonimi sono pochi e limitati. La fonte del problema non è tanto la ristrettezza del lessico, comunque, quanto più la ripetitività dei concetti che tendono a tornare e tornare e tornare senza dare al racconto una profondità.
Il mio consiglio è quello di mettere sempre una qualche difficoltà, una qualche sfida, che ostacola il/i protagonista/i e che viene in qualche modo superata (oppure no). 
Questo aiuta a svolgere una trama, per quanto breve, senza attorcigliarla su se stessa.
E di caratteri ne avevi ancora parecchi a disposizione.

La seconda nota riguarda la velocità con la quale viene risolto il problema. Bastasse una passeggiata a cavallo per riscoprire il contatto con la natura (che qui come in tanti altri racconti viene descritta come sublime, magnifica, ecc. secondo me in modo esagerato)!
I problemi psicologici, lo stress, sono cose che hanno bisogno di tanto tempo e che si affrontano sempre con riluttanza, dolore, incertezza. E dai quali, per uscire, non basta l'aiuto della natura, checché ne dicano i depliant delle terapie olistiche.

Concordo con chi ha scritto, più sopra, che gli hikikomori sono una categoria di persone ben diverse dal ragazzo qui tratteggiato, che vivono confinate in casa, isolate dal mondo, e per le quali una passeggiata a cavallo potrebbe avere risvolti traumatici, se non adeguatamente supportati.

La scrittura del brano non è male, personalmente l'ho apprezzata, ma il pregio migliore resta l'idea. Hai avuto una buona intuizione per affrontare il bosco senza passare da fiabe e fantasy, che sono andati per la maggiore in questo step, ma la realizzazione è stata troppo poco un racconto e con troppo poco contenuto, purtroppo.

23Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Mar Mar 26, 2024 10:27 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Il tuo lavoro va apprezzato comunque, Autore, perché la scrittura, stando da queste parti, migliorerà, anzi è già migliorata se nel mentre hai ripreso a scrivere seguendo i consigli di chi ha commentato prima di me. 

Hai scritto un racconto che è mera cronaca di una giornata "particolare" tra due personaggi senza nome. L'idea di fondo, ovvero ritrovare i ricordi del passato facendoli ancora apprezzare è sublime, così come il "recupero" di un ragazzo ostaggio della città e della tecnologia è lodevole, ma tutto si ferma lì. Non c'è un barlume di emozione tra le parole, sembra quasi che il narratore lo racconti a se stesso. Onnisciente ed egoista. Scherzo, ci mancherebbe, ma anche la brevità salta all'occhio, potevi sbizzarrirti. 

Se il mio commento ti fa incazzare e non sei d'accordo, non ti preoccupare, è tutto normale.

Il mio voto lo avrai.

Grazie

24Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Ven Mar 29, 2024 4:51 pm

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Il racconto di un'esperienza, probabilmente vissuta dall'autore e cha a lui ha lasciato qualcosa di importante. Purtroppo non sei riuscito a trasmetterlo al lettore. Il tutto rimane distante, didascalico. Asettico.
Ci sono enormi spazi per migliorare.


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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

25Una passeggiata tra i cavalli Empty Re: Una passeggiata tra i cavalli Sab Mar 30, 2024 12:07 am

Fenix


Viandante
Viandante

Un racconto molto bello, un vero contatto tra uomo e natura. Mi è piaciuta molto la questione della terapia tramite la cavalcata nel bosco, mi ha dato quella sensazione di libertà di quando ti lasci andare, molto molto bello. Una sola cosa, a me sarebbe piaciuto vedere più sviluppata la storia a livello narrativo, senza limitarsi al "semplice" resoconto, ma ovviamente questi sono i miei gusti personale, se a te è piaciuto così allora va bene

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