Racconto scritto molto bene. Azzeccato anche il genere, un diario di emozioni più che di fatti, per cui ciò che rimane è il pensiero che questo scritto possa veramente, un giorno, essere nelle mani del piccolo Andreas.
Dicevo, emozioni. Sono molte e arrivano tutte, credo sia questo il pregio più grande di questo testo. Tra l'altro, le sensazioni della protagonista, trasmesse al lettore, non soffocano il backround, poiché spiega bene ciò che è accaduto e accade nel mondo, il motivo per cui ha deciso di fuggire verso le isole Svalbard. Interessante l'aspetto per cui in mezzo al caos del mondo, c'è ancora una speranza di vita, di salvataggio.
Non so se esiste, ma credo di aver letto belle pagine di un diario di formazione.
Grazie
Dicevo, emozioni. Sono molte e arrivano tutte, credo sia questo il pregio più grande di questo testo. Tra l'altro, le sensazioni della protagonista, trasmesse al lettore, non soffocano il backround, poiché spiega bene ciò che è accaduto e accade nel mondo, il motivo per cui ha deciso di fuggire verso le isole Svalbard. Interessante l'aspetto per cui in mezzo al caos del mondo, c'è ancora una speranza di vita, di salvataggio.
Non so se esiste, ma credo di aver letto belle pagine di un diario di formazione.
Grazie