Il suo corpo giace da qualche parte
sepolto nel fango
sommerso dalle onde
incenerito col fuoco
E là tuttora riposano i suoi resti
come quelli di mille altri e mille ancora
Era un soldato come tanti
figlio di qualcuno
ma padre di nessuno
Combatteva con coraggio
nella carneficina programmata
per onorare la madrepatria
Il suo sangue ha innaffiato fiori
e tinto di cremisi i prati d’Europa
Si è immolato alla mitraglia
per salvare i suoi compagni
Un eroico sacrifico scritto nel piombo
Ma a cosa gli è valso?
Non un cenotafio su cui pregare
né una stele o una targa
Il suo ricordo svanito dal mondo
e bandito dalla sua famiglia
per timore e vergogna
del giudizio dei vincitori
Perché non importa se era
un valoroso martire e un figlio devoto
Per lui non ci saranno onori
perché aveva una svastica sul cuore