tommybean ha scritto:Una domanda: le visioni del commissario Ricciardi, ti hanno ispirato?
Me lo dirai dopo aver vinto. Con calma.
Ciao Tom, no, non ho mai letto o visto Ricciardi.
Byron.RN ha scritto:E mi costa dire questo, perché ho riconosciuto l'autrice e io l'adoro, quello che scrive mi piace un vallo. E mi sorprende anche, perché cazzo, diventa sempre più brava, di prova in prova.
Gvazie.
Molli Redigano ha scritto:"madame de Beauharnais". Il riferimento è alla moglie di Napoleone? Solo per curiosità.
Sissignore.
Arianna 2016 ha scritto:“che gli astanti”= gli astanti sono quelli che stanno davanti, forse intendevi “ospiti”, “clienti”
Mmmm, mi risulta che gli astanti siano i partecipanti o presenzianti a un qualcosa (una cena, un evento, ecc.) tommybean ha scritto:Una piccola cosa. Perchè hai usato, pure in modo ossessivo, il verbo vergare? Io nemmeno ne conoscevo il significato, o meglio pensavo che fosse battere, colpire con una verga. Ed ero fuori strada, significa scrivere.
Ecco, uno che scrive bene come te che bisogno ha di sfoggiare un verbo così assurdo, insolito?
Bene, torno dietro la siepe, a sbirciare la tua vittoria.
Ti stupirò, Tom, ma io il verbo vergare lo uso, non dico quotidiniamente ma lo uso anche parlando.
Quindi boh, per me non è desueto ma chissà da dove l'ho tirato fuori a questo punto.
Signori e signore, grazie dei commenti e dei responsi talvolta entusiasti.
Sul genere ho fatto un po' di caos, nel senso che pensavo di scrivere un thriller e che il thriller fosse un giallo a tutti gli effetti.
Poi in realtà la cosa mi è sfuggita di mano e ne è venuta fuori questa roba qui, fatta nei due giorni precedenti la scadenza, quindi di fretta e senza grandi alternative.
Tra l'altro non ho tagliato quasi niente. Così è venuto in prima stesura e così l'ho tenuto, cosa più unica che rara per me.
Sulla vicenda non c'è molto da dire.
Il tenente Aubrier è un assassino, ha ucciso e stuprato delle donne, certo non da solo ma assieme ai suoi compagni d'arme.
Clisson, St. Christine, sono città in Vandea dove l'esercito rivoluzionario ha commesso degli eccidi impressionanti, con particolare accanimento su donne e bambini.
Il Direttorio aveva decretato che la Vandea non era pacificabile, quindi i Vandeani andavano massacrati e, soprattutto, bisognava assicurarsi che nessuna donna locale potesse mai più partorire dei briganti. [cit.]
Da qui l'ispirazione per questo racconto.
Il discorso sulla morale è più una crisi di coscienza, come diceva mirella.
Aubrier inizia a vedere le donne che ha ucciso o visto uccidere come personificazioni di ideali in cui non crede più.
Ma le morti sono vere, ci sono state.
L'interpretazione di caipi è molto vicina a quello che volevo ottenere, ma che non mi è riuscito quasi per niente.
Sul titolo, plauso a Resdei che l'ha notato per prima: la belladonna è un veleno, ma è anche un potente allucinogeno.
Volevo che togliesse il dubbio sulla paranormalità riducendo il tutto al binomio reale/immaginario.
Pensavo che qualcuno lo notasse, infatti, ma pare di no.
- Nella prima scena, in portineria, il garzone di fatto non rientra, o non finché è presente Jean-Luc.
- Il garzone, la mattina dopo, non ha idea di chi siano quelli di cui il tenente gli chiede.
- Prelato e ragazza vanno via prima dell'alba.
Come si spiega?
I due hanno dormito a scrocco e sono telati via all'alba, quando c'è il ragazzo del turno di notte.
(che dorme in servizio)
Visto che era un giallo??