@Fante Scelto @Petunia @Arunachala @Resdei @Danilo Nucci
@SisypheMalheureux @Hellionor @Molli Redigano @Asbottino @caipiroska @gemma vitali
la mia sfida di metterci tutti i paletti ha ovviamente pesato per l’economia del racconto e sulla sua struttura e, con motivazioni assolutamente condivisibili, me lo avete fatto notare. Ma anche in un racconto più lungo forse avrei lasciato qualcosa di “non spiegato” “nebuloso” ma nel senso di dare un po’ di spazio anche alla fantasia di chi legge, che può crearsi una sua più personale idea ad esempio di un personaggio.
Nei racconti come dice @Vivonic distopici le cose vanno accettate, magari non avrei neanche spiegazioni convincenti da offrire (ma ci posso ragionare).
Come ho detto prima, ho seguito un’idea che si era presentata senza troppi dettagli definiti, molto vaghi e... dentro tutto, senza pensare neanche a che genere aggregarla.
Però penso che proverò a lavorarci su, prossimi step permettendo, per dare più spessore a quei punti che mi avete segnalato. Potendoci lavorare senza il vincolo del numero dei caratteri... il tutto potrei spalmarlo meglio. Tentazione
@SisypheMalheureux : giusta osservazione sul nome, ero indecisa se considerarlo italiano, visto che è la figlia del maestro Bergonzoni (parentela inventata) o francese. Alla fine francese, ma mi è proprio scappato di verificare come andava scritto correttamente. Grazie.
@Tommybe: sei unico e prezioso con i tuoi commenti così originali (originali in senso molto positivo): non scappare più
@Byron.RN : ecco, nel tuo commento ho letto proprio nell’ “insondabile” l’atmosfera che volevo far passare
@Digitoergosum: al di là delle pulci, accettate, ti faccio i complimenti per le tante letture di cui offri memoria nei commenti. Io a volte mi devo arrampicare sugli scaffali a cercare quel libro con quel qualcosa da riprendere o da rileggere, ma mi ricordo in primis solo la copertina o l’autore, ma i titoli...
@Vivonic: come al solito il tuo è il commento che aspetto quasi sbirciando guardinga da dietro l’angolo e quando l’ho letto non ho urlato perché era molto tardi e l’altra metà dormiva. E io che non sapevo di essere distopica! Quanto poco ci conosciamo! Cos’è il genere distopico lo sto studiando, a parte aver letto anni fa ad es. 1984 (un excursus sui generi è in corso) ma di averla azzeccato... mai e poi mai. A dire il vero non saprei a quale genere mi sono ispirata: grazie per averlo individuato.
@Akimizu, sei uscito dal trip? Bene, grazie per il buon giudizio sulla scrittura, che rappresenta sempre una sfida quando hai limiti di caratteri.
@imagiraffe: sai che mi stati tendando circa l’affrontare un racconto più corposo? Non è detto che non ci provi.
@Antonio Borghesi : la faina è stata l’immagine scatenante, catturata da una foto-trappola messa nell’orto, per capire chi fosse l’animale che si mangiava i fiori delle zucchine. La volpe no, non viene (ancora) così vicino casa, pasteggia nell’angolo dei gatti (non nostri ma di tutti) e alla verdura preferisce i resti dello speck e simili, comprese le mele che mettiamo a volte per i caprioli; i gatti... ma figuriamoci! Ed eccola, una bella faina, che fissa la foto-trappola come dicesse: gne gne gnegne! prrrr! Una settimana prima aveva stretto una calda amicizia con un paio di galline del vicinato, ora assaggia pure le zucchine.
In crisi di idee, suggerimento di mio marito di utilizzarla. Poi però si è defilato e non ho capito perché.
@paluca66: Grazie per il bel commento, e per la duplice lettura
@gipoviani : non mi dispiace affatto: i gusti son gusti, i giudizi plausibili in un contest. Grazie per il parere sulla scrittura, che rappresenta sempre uno sforzo importante quando hai limiti di spazio.
@FedericoChiesa @Achillu: giusto suggerimento, probabilmente avessi avuto più tempo per lasciar riposare l’impasto e rileggerlo con meno ansia da scadenza, avrei fatto così.
@SisypheMalheureux @Hellionor @Molli Redigano @Asbottino @caipiroska @gemma vitali
la mia sfida di metterci tutti i paletti ha ovviamente pesato per l’economia del racconto e sulla sua struttura e, con motivazioni assolutamente condivisibili, me lo avete fatto notare. Ma anche in un racconto più lungo forse avrei lasciato qualcosa di “non spiegato” “nebuloso” ma nel senso di dare un po’ di spazio anche alla fantasia di chi legge, che può crearsi una sua più personale idea ad esempio di un personaggio.
Nei racconti come dice @Vivonic distopici le cose vanno accettate, magari non avrei neanche spiegazioni convincenti da offrire (ma ci posso ragionare).
Come ho detto prima, ho seguito un’idea che si era presentata senza troppi dettagli definiti, molto vaghi e... dentro tutto, senza pensare neanche a che genere aggregarla.
Però penso che proverò a lavorarci su, prossimi step permettendo, per dare più spessore a quei punti che mi avete segnalato. Potendoci lavorare senza il vincolo del numero dei caratteri... il tutto potrei spalmarlo meglio. Tentazione
@SisypheMalheureux : giusta osservazione sul nome, ero indecisa se considerarlo italiano, visto che è la figlia del maestro Bergonzoni (parentela inventata) o francese. Alla fine francese, ma mi è proprio scappato di verificare come andava scritto correttamente. Grazie.
@Tommybe: sei unico e prezioso con i tuoi commenti così originali (originali in senso molto positivo): non scappare più
@Byron.RN : ecco, nel tuo commento ho letto proprio nell’ “insondabile” l’atmosfera che volevo far passare
@Digitoergosum: al di là delle pulci, accettate, ti faccio i complimenti per le tante letture di cui offri memoria nei commenti. Io a volte mi devo arrampicare sugli scaffali a cercare quel libro con quel qualcosa da riprendere o da rileggere, ma mi ricordo in primis solo la copertina o l’autore, ma i titoli...
@Vivonic: come al solito il tuo è il commento che aspetto quasi sbirciando guardinga da dietro l’angolo e quando l’ho letto non ho urlato perché era molto tardi e l’altra metà dormiva. E io che non sapevo di essere distopica! Quanto poco ci conosciamo! Cos’è il genere distopico lo sto studiando, a parte aver letto anni fa ad es. 1984 (un excursus sui generi è in corso) ma di averla azzeccato... mai e poi mai. A dire il vero non saprei a quale genere mi sono ispirata: grazie per averlo individuato.
@Akimizu, sei uscito dal trip? Bene, grazie per il buon giudizio sulla scrittura, che rappresenta sempre una sfida quando hai limiti di caratteri.
@imagiraffe: sai che mi stati tendando circa l’affrontare un racconto più corposo? Non è detto che non ci provi.
@Antonio Borghesi : la faina è stata l’immagine scatenante, catturata da una foto-trappola messa nell’orto, per capire chi fosse l’animale che si mangiava i fiori delle zucchine. La volpe no, non viene (ancora) così vicino casa, pasteggia nell’angolo dei gatti (non nostri ma di tutti) e alla verdura preferisce i resti dello speck e simili, comprese le mele che mettiamo a volte per i caprioli; i gatti... ma figuriamoci! Ed eccola, una bella faina, che fissa la foto-trappola come dicesse: gne gne gnegne! prrrr! Una settimana prima aveva stretto una calda amicizia con un paio di galline del vicinato, ora assaggia pure le zucchine.
In crisi di idee, suggerimento di mio marito di utilizzarla. Poi però si è defilato e non ho capito perché.
@paluca66: Grazie per il bel commento, e per la duplice lettura
@gipoviani : non mi dispiace affatto: i gusti son gusti, i giudizi plausibili in un contest. Grazie per il parere sulla scrittura, che rappresenta sempre uno sforzo importante quando hai limiti di spazio.
@FedericoChiesa @Achillu: giusto suggerimento, probabilmente avessi avuto più tempo per lasciar riposare l’impasto e rileggerlo con meno ansia da scadenza, avrei fatto così.