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Un grammo di felicità

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1Un grammo di felicità Empty Un grammo di felicità Dom Ott 03, 2021 4:02 pm

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Quella notte del 31 dicembre del 1999 successe qualcosa di incredibile nell'hotel più importante e bello del Massachusetts.
La città era divisa in due parti, quella urbanizzata degli umani e quella magica delle streghe e dei grandi stregoni.
Al centro di queste opposizioni si trovava un hotel enorme, gestito da un'intera famiglia, gli inglesi Patterson, costruito sin dagli anni del dopoguerra.
Verso la fine degli anni 80 era stato ristrutturato aggiungendo una sala da ballo, in cui dal soffitto pendevano ancora i primi lampadari in bronzo dorato, sul pavimento invece era di grande ammirazione lo stemma di famiglia.
Nei piani superiori si trovavano le camere da letto, delle stanze molto ampie collegate con dei bagni molto eleganti, invece al piano terra c'era la cucina e la sala ristorante.
Nel complesso era tutto impeccabile, ma la sala da ballo era il perno di tutto l'hotel, somigliava quasi a una reggia, aveva qualcosa di magico poiché era l'unico posto dove umani e stregoni potevano incontrarsi e stare insieme.
Le streghe non potevano alloggiare nelle stanze dell'hotel, ma soprattutto non potevano mangiare in quel ristorante.
Lì lavorava un umano davvero speciale alquanto buffo, Tommy, il cuoco più buono e bravo di tutti gli Stati Uniti, lui era paffutello ma molto carino, spiritoso ma troppo timido.
Aveva solo un sogno: essere felice, ma non sapeva di cosa aveva bisogno per realizzarlo, perciò tutte le sere, quando incominciava a cucinare e a pensare a tutti i suoi difetti, riusciva solo a piangere.
Ogni piatto conteneva una sua lacrima e ciascuna di esse conteneva un pezzo di sogno, ma soprattutto un grammo di felicità.
Molti umani dopo aver mangiato lì infatti raccontavano che sentivano della magia dentro di loro, riuscivano a provare quello straordinario senso di felicità inaspettata che ti fa sentire vivo, eccitato.
Capì che c'era qualcosa che non andava in lui e nei piatti che preparava quando stava perdendo tutto se stesso fin quando un giorno, la vigilia del 31 dicembre, sbagliò il suo miglior piatto e assaggiando quell'errore si tolse velocemente il grembiule e scappò via a casa.
Si mise nel letto e disse: "Sono un errore, non cucinerò mai più!"
S'addormentò col broncio.
La mattina appena si svegliò, si ritrovò nella sala da ballo, rannicchiata a terra.
Ma chi era diventato?
Aveva perso tutti i chili di troppo, gli erano ricresciuti i capelli dorati che aveva un tempo, i suoi occhi scuri diventarono azzurri come il cielo, la sua pelle liscia come l'olio.
Era cambiato, si vedeva talmente bello che svenne dalla felicità.
"Finalmente il mio sogno si è realizzato, non cucinerò mai più, sono felice.
Adesso anch'io potrò mettere piede in questa sala e non come uno stupido cuoco, ma come ballerino e ospite!"
Uscì immediatamente per cercare uno smoking nuovo e della taglia giusta e tra sé e sé ripeteva sempre: "Questo è il mio venerdì fortunato e domani sarà davvero un anno nuovo!"
Trovò un vestito meraviglioso, ma nel tragitto per tornare a casa, udì nello stereo della macchina, dopo il brano di Santana, tanti problemi che stavano succedendo proprio negli Usa quel venerdì.
Tra il Millennium bug e la restituzione del Canale di Panama la gente era molto frastornata.
"Nessuno rovinerà mai il mio venerdì!"
E distraendosi alla guida andò a finire dritto dopo l'hotel, superando la barriera di confine.
"Tommy, cosa ci fai qui?"
"Come sai il mio nome?"
"Conosco molte cose di te, sei il cuoco dell'hotel, eri paffuto, pelato e buffo."
"Sei stata tu a trasformarmi?"
"Non io, ma Bellatrix, la trovi in via dei rospi blu."
"Via che?"
"Hai sentito bene e poi non dovrebbe essere una novità per te!"
"Che vuoi dire?"
Ma prese la sua scopa e volò via lasciandolo nel dubbio.
S'incamminò, non riusciva a trovare quella strada dal nome tanto insolito per una via.
Via stelle quadrate.
Via rosso zaffiro.
Via estate fresca.
E così via, fin quando finalmente trovò la via dei rospi blu.
Le case erano davvero divertenti, sembravano degli enormi stivali.
Bussò alla porta e aprendola disse immediatamente: "Finalmente Tommy!"
"Ma chi sei?"
"Bellatrix, la tua mamma."
"Mi hai abbandonato!"
"Ho dovuto Tommy, non era mai successa una cosa del genere."
"Mio padre ha detto che sei partita per l'Italia e invece tu sei qui, bugiarda!"
"Ho dovuto per il vostro bene, ma soprattutto per paura, tu sei il primo mago nato da un umano e una strega.
Ho sempre voluto proteggerti da questo mondo, adesso Valder vorrà parlarti e ti chiederà cose folli."
"Ma tu mi hai trasformato e poi chi è questo Valder?"
"Io volevo renderti felice."
Spuntò improvvisamente un anziano dalla barba rossa lunga: "Ho l'onore di conoscerti."
"Mamma chi è lui?"
"Io sono Valder, lo stregone della famiglia dei Bonsed, l'attuale capo della città."
"Io voglio tornare a casa, ma soprattutto come prima."
"Ti farò tornare come prima a una sola condizione."
"Mamma, aiutami."
"Figliolo non posso, io posso fare solo gli incantesimi, esso si spezza solo con il tuo volere", disse Bellatrix disperata.
"Io invece posso."
"Valder dimmi la tua condizione."
"Tu ci aiuterai a distruggere tutti gli umani di Massachusetts e insieme comanderemo su di essa."
"Di tutto."
Non era più come prima, divertente e sempre disponibile con gli altri.
Bellatrix si sentì davvero in colpa, ma in fondo sapeva che Tommy sarebbe riuscito a spezzare il suo incantesimo e trovare da solo la vera felicità.
Insieme i due andarono a progettare un piano, Tommy rivelò tutti i loro punti deboli, così da attaccare con astuzia e vincere.
Quando il piano fu pronto, Valder e il suo esercito insieme a Tommy ritornarono nell'hotel, nella sala da ballo, capace di dar loro più potere.
L'attacco doveva avvenire tra la fine del 1999 e l'inizio del nuovo anno, proprio quando tutti gli umani erano pronti a far festa.
Un'ora prima Tommy iniziò a provare del malessere, così un po' sconvolto dalla giornata, tra l'incantesimo e l'incontro con la madre, uscì fuori e ricominciò a piangere: "Perché non sono felice?"
All'improvviso spuntò una donna col volto semicoperto: "Tommy, può darsi che non sarai mai felice..."
"Chi sei tu e come conosci il mio nome?"
"L'importante è essere se stessi, nessuno nasce perfetto e mai lo diventerà, possiamo pur sempre migliorare il nostro fisico, il nostro ego, senza mai modificarci del tutto."
"Ma io desidero esserlo."
"Cos'è che tu desideri veramente?"
"Io voglio aiutare gli altri a star bene, vorrei poter fare la differenza nel mondo e deliziare tutti coi miei piatti."
"Allora qual è il problema?"
"Tutti mi vedono come il buffo e ciccione cuoco di questo hotel.
Nessuno vorrebbe essere mai mio amico o qualcosa di più e io vorrei innamorarmi e amare."
"Ci sarà prima o poi chi vedrà in questo buffo cuoco il proprio principe del ballo della propria vita..."
"E se io non..."
Improvvisamente la donna sparì e lui ritornò se stesso, il buffo e paffutello cuoco.
Si asciugò le lacrime in fretta e corse in cucina.
Aveva meno di un'ora per salvare Massachusetts,  così cominciò a cucinare con energia e passione.
Unì tra loro ingredienti nuovi e assaggiò, quei nuovi piatto emanavano fiducia, speranza, voglia di ricominciare.
Così ritornò nella sala da ballo magica e servì a tutti gli ospiti quelle pietanze.
Sottovoce disse: "Può darsi che non sarete mai felici, ma l'importante è accettare se stessi e donare amore.
Può darsi che mai nessuno riuscirà ad amarmi, ma io amo la vita e amo cucinare per tutti voi.
E questa notte, l'ultimo dell'anno, vorrei poter riuscire a unire questi mondi così paralleli, ma alla fine così simili...
Buon appetito!"
Tutti iniziarono ad assaggiare, tranne Valdar che in modo aggressivo si allontanò tornando nella sua dimora.
Bellatrix si avvicinò e gli disse: "Sono così fiera di te, figlio mio."
Nel frattempo lo raggiunse Lilly, la cameriera più giovane e graziosa dell'hotel.
"Tommy che fai qui tutto solo?"
"Tu sei felice?"
Stranita rispose: "Sono felice di essere qui con te in questo momento."
Scattò la mezzanotte e finalmente il nuovo anno era arrivato con un nuovo amore.
"Lilly vuoi ballare con me?"
E insieme iniziarono a ballare la coreografia più bella, la vita, in quella sala da ballo piena di magia e carica di una futura vendetta poiché Valder non si sarebbe mai arreso.

2Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Mer Ott 06, 2021 12:56 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Non capisco il motivo del fuori concorso, ma non è una novità. Mi accade sempre…
Ogni piatto conteneva una sua lacrima e ciascuna di esse conteneva un pezzo di sogno, ma soprattutto un grammo di felicità.
Sappi, autor, che porterò sempre con me questa bellissima immagine che vale da sola tutta la storia.

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3Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Gio Ott 07, 2021 7:42 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Chissà cosa ha portato fuori concorso il tuo racconto. Forse il nome Tommy? Misteri di coloro che ci accettano e ci accettano (dai verbi accettare). Forse qualche refuso ma Loro non guardano a quelli però tu lo potresti fare. Bravo.

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4Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Gio Ott 07, 2021 8:27 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Di questa storia mi è piaciuta la morale, il messaggio umano che c'è dietro, che traspare dalle azioni dei protagonisti.
Mi sono invece parecchio perso a livello di coerenza della storia: molto succede in sequenza, senza un apparente logica, con Tommy che passa dall'amarezza del suo essere non-amato alla voglia di distruggere gli umani fino alla redenzione, tutto con continui cambi di situazione che non fanno bene alla logica della trama.
Poco dopo aver esaudito il suo sogno di diventare bello e possente vuol già ritornare come prima, e non ho capito il perché.

Ci sono anche un paio di situazioni in cui nella narrazione manca proprio qualcosa, vedi la strega che indirizza Tommy in via dei rospi: manca il soggetto di chi  sia, capiamo che è una strega solo quando vola via sulla scopa.

Forse questa è più una fiaba che un fantasy, da qui l'origine del fuori concorso?

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5Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Sab Ott 09, 2021 12:29 am

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Mmm...
Questo racconto mi lascia un pò perplessa perchè non mi convince del tutto.
Credo che l'impostazione della storia non sia stata pensata abbastanza: succedono molte cose, alcuni atteggiamenti sono contraddittori e poco giustificati (per esempio Tommy si rivolge praticamente a una sconosciuta chiamandola mamma... cioè, accetta il fatto nel giro di uno scambio di battute, mi sembra una situazione forzata).
Il racconto è narrato con un linguaggio semplice, la morale stessa non traspare dagli atti dei protagonisti, ma viene messa nero su bianco più volte, come a voler sottolineare bene il messaggio e lasciare poco margine di riflessione al lettore.
Alcune frasi andrebbero riviste. A esempio:
Bussò alla porta e aprendola disse immediatamente: "Finalmente Tommy!"   
qui c'è confusione e scambio di soggetti: chi bussa alla porta e chi la apre sono la stessa persona (Tommy) e quindi la frase sembra detta da lui. La frase andrebbe riformulata per far capire che a parlare, invece, è la madre.
In generale ho trovato i dialoghi un pò acerbi e forzati: torno ancora sulla scena del ricongiungimento tra madre e figlio perchè a mio avviso qui il testo si perde in frasi fatte e poco efficaci.  
Tommy in generale mi sembra un personaggio irrisolto, che sarebbe perfetto, se nel testo ci fosse la descrizione di una sua evoluzione, ma non ho avuto questa sensazione, non ho trovato un vero e proprio cambiamento del personaggio. Non gioca a favore il fatto che tutto si svolga nella stessa giornata: in una manciata d'ore la vita del protagonista viene stravolta: è un cuoco sensibile e triste, diventa un uomo bellissimo, ritrova la madre, progetta un piano per distruggere tutti gli umani del Massachusset, ma poi ci ripensa, trova una soluzione alternativa, ritorna brutto e trova l'amore...

Forse il testo è troppo corposo e dispersivo: sia l'idea originale che la morale finale potrebbero essere interessanti, ma vengono fagocitate nell'abbondanza di situazioni fino a perdere il mordente e la sensazione di adrenalinica azione che doveva essere più preponderante.

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6Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Sab Ott 09, 2021 11:23 am

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Sì, probabilmente è fuori concorso perché più che un fantasy ci troviamo di fronte a una fiaba.
Lo stile è quello, rassicurante(anche se molte fiabe sono tutt'altro che rassicuranti), con personaggi innocui, con la morale e il vissero tutti felici e contenti ad aspettati alla fine della narrazione. Anche il male rappresentato da Valder è molto edulcorato, solo accennato.
La sensazione che mi rimane appiccicata a fine lettura e quella di aver letto qualcosa di non proprio coerente. Forse questo è dovuto al rapido susseguirsi degli eventi, che non hanno tempo di maturare e mutano improvvisamente in un battito di ciglia, passando da un estremo all'altro.
Secondo me andrebbe rivista un pò la sequenza degli eventi, riordinarli e dare loro più consistenza.
Ogni piatto conteneva una sua lacrima e ciascuna di esse conteneva un pezzo di sogno, ma soprattutto un grammo di felicità. Come ha già detto Petunia questa frase è splendida.

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7Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Lun Ott 11, 2021 11:58 am

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ok. Non ho tanto da dire, sono sincero. Mi sono perso un attimo tra i richiami a Harry Potter e i personaggi che cicciano fuori all'improvviso e i dialoghi un poco confusi. La morale c'è, è positiva, l'azione c'è, confusa, il villain c'è, ma rimane una promessa di vendetta. Ecco, su questo potresti lavorare, rendere più acuto il conflitto, più chiari gli scopi di Valder. Per il resto non so che altro consigliare, perché buona parte della confusione deriva anche da una sintassi da rivedere e da uno stile acerbo.
A rileggerci!


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8Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Lun Ott 11, 2021 10:35 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ho scelto questo racconto come prima lettura, anche se fuori concorso, per il titolo, molto evocativo.
Sarebbe davvero bello poter pesare o misurare le emozioni nel momento in cui le proviamo, per averne una percezione “forte”. Mi ha ricordato il film “21 grammi” che richiama “l'ipotetico peso, calcolato dal dottor Duncan MacDougall in 21 grammi, che chiunque perderebbe esalando l'ultimo respiro in quanto peso dell’anima, spesso associato ad una piuma.”
Il racconto però mi ha deluso, scusami Penna. La storia potrebbe anche reggere se fosse più curata, con maggior attenzione ai dettagli. Provo a dirti le ragioni.
Nella trama tutto mi pare affrettato, complice uno sviluppo temporale molto limitato, e ho avuto l’impressione che siano stati operati dei tagli su parti importanti. Non ho percepito nessuna atmosfera particolare, tutto è piuttosto freddo. La morale, perché alla fine in ogni fiaba una morale c’è, arriva in un botto solo, affidata ad alcune frasi un po’ stucchevoli.
I dialoghi li ho percepiti aridi, senza struttura, senza emozioni e a volte non si capisce chi parla. Ad esempio quando il cuoco esce dopo l’hotel, con chi parla? Non c’è neanche una descrizione, anche minima, dell’interlocutore, che all’improvviso arriva e repentino riparte.
Bussò alla porta e aprendola disse immediatamente: "Finalmente Tommy!"  Tommy bussa e aprendola disse immediatamente... cosa disse? Il finale della frase non può essere di Tommy.
Perché la sala da ballo darebbe loro più potere? Come mai finisce per essere una sala da pranzo?
Perché il cuoco prima è felice della sua trasformazione e poi desidera tornare indietro? Manca una riflessione chiara e che emerga sulla ragione del suo cambiamento.
Inoltre sono inciampata troppo frequentemente in refusi, frasi che non girano bene e punteggiatura zoppicante. Ecco alcune mie note: ti prego non avertene a male, sai com’è qui in DT.
*       Al centro di queste opposizioni si trovava un hotel enorme, costruito sin dagli anni del dopoguerra e gestito da un'intera famiglia, gli inglesi Patterson. Spostando costruito, gira meglio
*       aggiungendo una sala da ballo, in cui dal cui soffitto pendevano   ...dorato; sul...
*       di grande ammirazione??
*       stanze molto ampie...bagni molto eleganti: il molto ripetuto stona; al piano terra c’era c’erano la cucina e la sala
*       un umano davvero speciale e alquanto buffo, lui era...
*       ... raccontavano che sentivano di sentire della magia...
*       Capì che c'era qualcosa che non andava in lui e nei piatti che preparava quando stava perdendo tutto se stesso fin quando un giorno, in questa frase o manca qualcosa o c’è qualcosa in più
*       rannicchiata  rannicchiato
*       tanti problemi che stavano succedendo: dei tanti problemi di quel venerdì negli USA
*       occhi scuri diventarono  erano diventati azzurri
*       via dei rospi blu...quella strada dal nome tanto insolito per una via. Inoltre i nomi delle vie andrebbero con le iniziali maiuscole.
*       fare solo gli incantesimi, esso si spezza solo con il tuo volere: questa frase proprio non l’ho capita, sorry
*       distruggere tutti gli umani di Massachusetts e insieme comanderemo su di essa:  Massachusetts inizialmente è uno stato, non una città quindi su di esso.
La frase che più mi è piaciuta Ogni piatto conteneva una sua lacrima e ciascuna di esse conteneva un pezzo di sogno, ma soprattutto un grammo di felicità
 
I paletti: il cuoco/il 1999/gli USA
La sala da ballo c’era ma poi si è trasformata in sala da pranzo.
Il genere: non è proprio quello che io intendo per fantasy, nonostante tu abbia inserito accenni di personaggi fantastici, ma piuttosto una fiaba, ma anche così alla fine non sarei convinta.
Cara Penna, scusa la lunghezza del commento, ma anche se il tuo racconto è fuori concorso, merita la stessa attenzione degli altri. Grazie per esserci stato.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

A Akimizu e miichiiiiiiiiiii garba questo messaggio

9Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Gio Ott 14, 2021 10:42 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Il fuori concorso immagino che sia dovuto al genere che non è stato considerato centrato. Susanna ha fatto un'accurata analisi del testo che dovresti prendere come punto di partenza per alcune correzioni. In generale ci sono buone idee che dovrebbero essere esposte con maggiore ordine. Non ho idea di chi tu possa essere, autore; mi immagino che tu sia ai primi tentativi di scrittura. In tal caso, seguire qualche buon consiglio da parte di chi frequenta da più tempo questo luogo, ti porterà grande beneficio, un po' come abbiamo fatto tutti.
Spero di rileggerti presto.

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10Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Mar Ott 19, 2021 4:35 pm

Ospite


Ospite

È sempre molto triste trovare un racconto fuori dal concorso. Mi ricorda l'infanzia, quando nelle partitelle sullo sterrato sotto casa mi tenevano fuori perchè ero il meno bravo, o peggio ancora, mi piazzavano in porta come un abbacchio appeso.
Il tuo racconto l'ho letto almeno tre volte e non è male, non mi permetto di criticare la fuoriuscita, ho già una brutta reputazione grazie alle mie polemiche e non vorrei peggiorarla.
Ti basta la mia stima?
Ti abbraccio.

11Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Gio Ott 21, 2021 11:51 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Secondo me il peggior difetto di questo racconto è la fretta. Cioè una sequenza dietro l’altra di scene. Sembra lo storyboard di un film d’animazione. Ci sono dei buchi nella trama e cose che non sono state analizzate. I dialoghi sono artefatti è troppo veloci. Quindi nella forma presentata non risulta essere sufficiente.
C’è un grosso MA. L’idea di fondo c’è ed è molto ma molto bella da sviluppare. Quindi il consiglio spassionato è quello di prenderti più tempo per definire le cose e descriverle meglio. 
In ogni caso grazie e brav*

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12Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Sab Ott 23, 2021 8:30 am

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Purtroppo è chiaro il motivo del fuori concorso, visto che siamo senza ombra di dubbio nel genere fiabistico e non nel fantasy.
Avresti potuto prenderti più tempo e capire meglio le differenze e le caratteristiche che accomunano e identificano i due generi, così da non andare fc. La fretta è sempre una cattiva consigliera.
C'è un intento buono, ma ahimè la scrittura è davvero molto acerba, come dice Aki: c'è bisogno di leggere tanto e scrivere recependo i consigli e le critiche. Leggere e commentare i racconti in gara può essere un utile esercizio (spero tu lo stia facendo), ma non basta. C'è da rivedere troppe cose, in questo racconto, e il genere è la meno, perché per quanto tu abbia sbagliato quello dello step non è questo che appesantisce la lettura rendendola ostica.
Magari mi esprimerò meglio a fine step, quando avrò la certezza di chi sei, caro Autore.


______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

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13Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Dom Ott 24, 2021 4:49 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Mi riallaccio ai commenti di Susanna e Danilo per non ripetermi inutilmente.
Come già per l'altro racconto fuori concorso, la sensazione che ho avuto è quella dello scritto di qualcuno appena giunto qui in DT e questa sarebbe, a prescindere, un'ottima notizia sotto tutti i punti di vista.
Come ti hanno già scritto, accetta le critiche con atteggiamento positivo, sono sempre costruttive, qui dentro la critica offensiva fine a se stessa è bandita; falle tue queste critiche e, visto che l'idea di base di questo racconto, secondo me, è molto bella e tale da essere sviluppata in un racconto magari libero dai paletti dello step, prova a riscriverla e a riproporcela: sono pronto a scommettere che molte critiche si muteranno in complimenti e apprezzamenti.


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14Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Dom Ott 24, 2021 7:19 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Una fiaba, non un fantasy.
Se fosse riordinata e con una struttura più logica, sarebbe anche una bella fiaba.
Sono d'accordo con Paluca: ci lavorerei sopra, per rendere la storia più liscia e i dialoghi più sciolti.
Magari la ritroviamo a breve nell'altra sezione.

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15Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Mar Ott 26, 2021 11:07 pm

SuperGric

SuperGric
Padawan
Padawan

Tante frasi sono da rivedere nella forma e nei contenuti, ma la fantasia c'è, la voglia di scrivere anche, e il piacere di mettersi in gioco pure, dunque hai tutta la mia stima e il mio incoraggiamento. Continua a scrivere ancora, e non importa se il risultato non sarà ottimo. Tanto non lo è mai per nessuno.

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16Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Mar Ott 26, 2021 11:56 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao Penna.

Chi è Lilly? Perché non si è mai vista prima nel racconto? Possibile che Tommy si innamori così all'improvviso? Scusami se noto proprio questo, ma ormai è uno stereotipo che nel 2021 è stato superato perfino dalla Disney. Un finale alternativo può essere che Tommy, che non aveva mai ballato in vita sua, trova il coraggio di lasciarsi guidare da una maestra magari improvvisata. Soprattutto il narratore dovrebbe evitare di usare "più giovane e graziosa" nel momento in cui compare il personaggio, ma descrivere la persona in modo neutro. Magari lasciando che sia Tommy a sbilanciarsi, per esempio "Tommy pensò che (un particolare di Lilly) fosse molto grazioso". In questo modo si suggerisce anche al lettore che qualcosa stia nascendo senza dirlo esplicitamente.
Bellissima la frase "Ogni piatto conteneva una sua lacrima e ciascuna di esse conteneva un pezzo di sogno, ma soprattutto un grammo di felicità."
Bella anche l'idea di fondo. Mi resta impressa l'esistenza di un momento buio nella vita di Tommy, bisogna trovare il coraggio di esprimerla con qualche dettaglio in più, senza riassumerla e senza lasciarla nel vago.
Il genere è una fiaba fantasy, lo spazio sono gli Usa, il tempo è dicembre 1999, il personaggio è solo il cuoco, la stanza da ballo c'è.

Grazie e alla prossima.


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17Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Ven Ott 29, 2021 12:04 pm

miichiiiiiiiiiii

miichiiiiiiiiiii
Younglings
Younglings

Susanna ha scritto:Ho scelto questo racconto come prima lettura, anche se fuori concorso, per il titolo, molto evocativo.
Sarebbe davvero bello poter pesare o misurare le emozioni nel momento in cui le proviamo, per averne una percezione “forte”. Mi ha ricordato il film “21 grammi” che richiama “l'ipotetico peso, calcolato dal dottor Duncan MacDougall in 21 grammi, che chiunque perderebbe esalando l'ultimo respiro in quanto peso dell’anima, spesso associato ad una piuma.”
Il racconto però mi ha deluso, scusami Penna. La storia potrebbe anche reggere se fosse più curata, con maggior attenzione ai dettagli. Provo a dirti le ragioni.
Nella trama tutto mi pare affrettato, complice uno sviluppo temporale molto limitato, e ho avuto l’impressione che siano stati operati dei tagli su parti importanti. Non ho percepito nessuna atmosfera particolare, tutto è piuttosto freddo. La morale, perché alla fine in ogni fiaba una morale c’è, arriva in un botto solo, affidata ad alcune frasi un po’ stucchevoli.
I dialoghi li ho percepiti aridi, senza struttura, senza emozioni e a volte non si capisce chi parla. Ad esempio quando il cuoco esce dopo l’hotel, con chi parla? Non c’è neanche una descrizione, anche minima, dell’interlocutore, che all’improvviso arriva e repentino riparte.
Bussò alla porta e aprendola disse immediatamente: "Finalmente Tommy!"  Tommy bussa e aprendola disse immediatamente... cosa disse? Il finale della frase non può essere di Tommy.
Perché la sala da ballo darebbe loro più potere? Come mai finisce per essere una sala da pranzo?
Perché il cuoco prima è felice della sua trasformazione e poi desidera tornare indietro? Manca una riflessione chiara e che emerga sulla ragione del suo cambiamento.
Inoltre sono inciampata troppo frequentemente in refusi, frasi che non girano bene e punteggiatura zoppicante. Ecco alcune mie note: ti prego non avertene a male, sai com’è qui in DT.
*       Al centro di queste opposizioni si trovava un hotel enorme, costruito sin dagli anni del dopoguerra e gestito da un'intera famiglia, gli inglesi Patterson. Spostando costruito, gira meglio
*       aggiungendo una sala da ballo, in cui dal cui soffitto pendevano   ...dorato; sul...
*       di grande ammirazione??
*       stanze molto ampie...bagni molto eleganti: il molto ripetuto stona; al piano terra c’era c’erano la cucina e la sala
*       un umano davvero speciale e alquanto buffo, lui era...
*       ... raccontavano che sentivano di sentire della magia...
*       Capì che c'era qualcosa che non andava in lui e nei piatti che preparava quando stava perdendo tutto se stesso fin quando un giorno, in questa frase o manca qualcosa o c’è qualcosa in più
*       rannicchiata  rannicchiato
*       tanti problemi che stavano succedendo: dei tanti problemi di quel venerdì negli USA
*       occhi scuri diventarono  erano diventati azzurri
*       via dei rospi blu...quella strada dal nome tanto insolito per una via. Inoltre i nomi delle vie andrebbero con le iniziali maiuscole.
*       fare solo gli incantesimi, esso si spezza solo con il tuo volere: questa frase proprio non l’ho capita, sorry
*       distruggere tutti gli umani di Massachusetts e insieme comanderemo su di essa:  Massachusetts inizialmente è uno stato, non una città quindi su di esso.
La frase che più mi è piaciuta Ogni piatto conteneva una sua lacrima e ciascuna di esse conteneva un pezzo di sogno, ma soprattutto un grammo di felicità
 
I paletti: il cuoco/il 1999/gli USA
La sala da ballo c’era ma poi si è trasformata in sala da pranzo.
Il genere: non è proprio quello che io intendo per fantasy, nonostante tu abbia inserito accenni di personaggi fantastici, ma piuttosto una fiaba, ma anche così alla fine non sarei convinta.
Cara Penna, scusa la lunghezza del commento, ma anche se il tuo racconto è fuori concorso, merita la stessa attenzione degli altri. Grazie per esserci stato.
Grazie, accetto tutto quello che hai scritto, volevo solo contraddirti sulle vie, era una mia scelta.
So che non esistono e comunque credo che in minuscolo si possano scrivere basta che sia un nome comune.

18Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Ven Ott 29, 2021 4:58 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

miichiiiiiiiiiii ha scritto:
Susanna ha scritto:Grazie, accetto tutto quello che hai scritto, volevo solo contraddirti sulle vie, era una mia scelta.
So che non esistono e comunque credo che in minuscolo si possano scrivere basta che sia un nome comune.
Mi sento sollevata che tu abbia accettato le mie note: non voglio fare la maestrina, per carità, ho tutto da imparare, ma mi piace molto leggere e quando inciampo in frasi che non girano, mi spiace per l'autore, che magari non se n'è accorto - preso magari dai termini stringenti - e quindi mi sento di essere d aiuto, come fanno con me.
Bentornata! Eri la piccola del villaggio ma i tuoi racconti mi dicevano maturità e serietà, ed è bello. Spero tu possa esserci anche nei prossimi step.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

A miichiiiiiiiiiii garba questo messaggio

19Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Ven Ott 29, 2021 8:46 pm

miichiiiiiiiiiii

miichiiiiiiiiiii
Younglings
Younglings

Susanna ha scritto:
miichiiiiiiiiiii ha scritto:
Susanna ha scritto:Grazie, accetto tutto quello che hai scritto, volevo solo contraddirti sulle vie, era una mia scelta.
So che non esistono e comunque credo che in minuscolo si possano scrivere basta che sia un nome comune.
Mi sento sollevata che tu abbia accettato le mie note: non voglio fare la maestrina, per carità, ho tutto da imparare, ma mi piace molto leggere e quando inciampo in frasi che non girano, mi spiace per l'autore, che magari non se n'è accorto - preso magari dai termini stringenti - e quindi mi sento di essere d aiuto, come fanno con me.
Bentornata! Eri la piccola del villaggio ma i tuoi racconti mi dicevano maturità e serietà, ed è bello. Spero tu possa esserci anche nei prossimi step.
Faccio molti errori lo so, ma in questo periodo sono stata molto assente e ho scritto di fretta, mi dispiace tanto, spero di ritornare soprattutto psicologicamente.

A The Raven, Achillu, caipiroska, Danilo Nucci, Fante Scelto e Susanna garba questo messaggio

20Un grammo di felicità Empty Re: Un grammo di felicità Ven Ott 29, 2021 9:28 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

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