Ciao Autore,
sono pienamente d'accordo con chi asserisce che questo racconto rimarrà impresso a molti di noi!
Fresco, squillante, coraggioso e scorrevole, dove la tua fervida fantasia ha architettato una storia di Natale piena di colpi di scena e davvero spiazzante.
A mio parere trovo però che la scelta di delegare tutto alla dimensione fantastica non abbia pagato a dovere: credo che, sempre e comunque anche nelle trame più surreali, un filo conduttore ci debba essere e deve essere anche ben inserito nella trama.
Qui ho letto una serie di scene quasi cinematografiche, ma mi è un pò mancata la corposità della storia, la volontà di portare il lettore lungo un percorso da percorrere in sicurezza. No, qui questo manca, si procede un pò alla cieca e si arriva in fondo alla lettura con la strana sensazione di non aver capito proprio tutto tutto.
Credo che i racconti fantastici, o surreali (o quello che vuoi) siano molto impegnativi da scrivere: devi distruggere la realtà e crearne una alternativa che allo stesso tempo sia illogica e convincente: ecco, credo che tu abbia un pò tralasciato questo lato oscuro... Credo che ogni storia (anche la più strampalata) deve avere il suo solido perchè, magari appena accennato, o nascosto, ma non così inaccessibile al lettore: bisogna fare in modo che arrivi almeno la sensazione che ci sia, altrimenti la storia perde molto del suo potenziale.
E forse è proprio quello che accade qui: ci sono effetti senza cause (non sappiamo perchè i bambini siano cattivi, o babbo Natale così antipatico, o la Befana così "disgustosa").
Hai deciso che le cose sono così e basta.
E forse in questo senso il racconto (che non sembra, ma mi è piaciuto molto!) zoppica un pochino.
sono pienamente d'accordo con chi asserisce che questo racconto rimarrà impresso a molti di noi!
Fresco, squillante, coraggioso e scorrevole, dove la tua fervida fantasia ha architettato una storia di Natale piena di colpi di scena e davvero spiazzante.
A mio parere trovo però che la scelta di delegare tutto alla dimensione fantastica non abbia pagato a dovere: credo che, sempre e comunque anche nelle trame più surreali, un filo conduttore ci debba essere e deve essere anche ben inserito nella trama.
Qui ho letto una serie di scene quasi cinematografiche, ma mi è un pò mancata la corposità della storia, la volontà di portare il lettore lungo un percorso da percorrere in sicurezza. No, qui questo manca, si procede un pò alla cieca e si arriva in fondo alla lettura con la strana sensazione di non aver capito proprio tutto tutto.
Credo che i racconti fantastici, o surreali (o quello che vuoi) siano molto impegnativi da scrivere: devi distruggere la realtà e crearne una alternativa che allo stesso tempo sia illogica e convincente: ecco, credo che tu abbia un pò tralasciato questo lato oscuro... Credo che ogni storia (anche la più strampalata) deve avere il suo solido perchè, magari appena accennato, o nascosto, ma non così inaccessibile al lettore: bisogna fare in modo che arrivi almeno la sensazione che ci sia, altrimenti la storia perde molto del suo potenziale.
E forse è proprio quello che accade qui: ci sono effetti senza cause (non sappiamo perchè i bambini siano cattivi, o babbo Natale così antipatico, o la Befana così "disgustosa").
Hai deciso che le cose sono così e basta.
E forse in questo senso il racconto (che non sembra, ma mi è piaciuto molto!) zoppica un pochino.