Con colpevole ritardo rispetto alla proclamazione, vorrei ringraziare qui tutti gli amici che mi hanno lasciato il proprio commento costruttivo e, ovviamente, un po' di più chi mi ha pure elargito il proprio voto
Avevo paura, con questo 100, di suscitare discordie e incrementare malumori, come in effetti è successo un po' con il commento di Tony; uno dei miei migliori amici è un poliziotto, so che in questo momento stanno affrontando un periodo davvero difficile perché non sono visti di buon occhio praticamente più da nessuno per via della situazione pandemica e dei controlli, e in più le varie brutte storie che sono emerse - mai dimenticate - dai vari commenti non hanno certo un impatto emotivo che possa andare in una direzione diversa.
Ma - e di questo sono davvero felice - non era la mia intenzione parlare di questo, e gli attenti utenti del forum non hanno avuto bisogno che si esplicitasse. Grazie per aver letto cento parole, che mi stanno a cuore come molti (tutti, credo) di voi potrete capire.
Quando ho letto il tema del 100, non ho avuto dubbi che la mia "resistenza" sarebbe stata questa: ma volevo evitare i fatti di cronaca più eclatanti, e ho sentito Federico quasi chiamarmi, quasi a dirmi: di me non si ricorda più nessuno, eh... E allora mi è sembrato quasi un dovere scrivere questo 100. Ho un rammarico, però: che già dal secondo commento sia venuto fuori il suo nome, quello autentico, quello che avevo immaginato io.
Dai commenti ricevuti, tuttavia, mi pare di capire che anche per voi Federico, in realtà, è solo uno dei nomi vittima di un'ingiustizia. Perché la mia resistenza era questo: parlare delle ingiustizie, affinché a esse si possa sempre resistere.
Rispondo solo a due che mi hanno chiamato in causa direttamente, ma vi risponderei uno per uno ad averci più tempo; se ho dimenticato qualcuno o qualcosa, ditemelo che ci torno con piacere. Leggo sempre dopo la chiusura dei concorsi: la ritengo la parte più bella.
@Akimizu: non credo siano stati gli ultimi suoi pensieri. In effetti, non era mia intenzione suggerire questo. Mi serviva una chiusura, sì, ma nel mio 100 Federico è vivo, non sta morendo. Gli dicono di non opporre resistenza, non lo hanno ucciso. E lui, davanti a questo imperativo, nel mio 100 si chiede "Resistenza a cosa? Io stavo solo..."
Siamo noi che sappiamo il triste epilogo, non Federico nel momento in cui gli agenti gli intimano il quanto. Quindi, nonostante tu sappia quanto io tenga in considerazione le tue osservazioni, credo che stavolta non la farò mia. Sono ancora convinto che vada così, ma ti ringrazio dello spunto perché, effettivamente, è da giorni che ci penso
@Achillu intanto grazie delle belle parole e (OT?) del tuo 100 che strameritava la vittoria e che, davvero, avrei potuto scriverlo io e non mi sarebbe venuto neanche così bene.
Ti sei accorto dell'incongruenza dell'età. Questa è stata l'unica mia rielaborazione per far sì che il 100 potesse essere universale e non un triste epitaffio di una vicenda sola. Tra l'altro, mi sono detto, se fosse il personaggio di una mia storia io lo farei minorenne; anche di pochi giorni, ma sicuramente minorenne.
E così, mi sono preso la licenza di rendergli la maggior età ancora non raggiunta, pensando che non si sarebbe capito a quale Federico io alludessi... Invece il secondo commento mi ha smentito subito. Ciononostante, è riuscita comunque a essere la storia di tanti Federico, e di questo mi fa piacere.
Giusto una nota, in conclusione. Bologna, citata più volte nei commenti, non c'entra niente con quanto accaduto al Federico originale. Lui era stato al Link quella sera, un locale di Bologna; si dovrebbe capire da "se gli amici ti portano a Bologna"...
L'increscioso evento si è verificato invece all'ippodromo di Ferrara, a pochi passi dalla casa in cui il ragazzo abitava.
Un abbraccio a tutti, troppo frettoloso, lo so...