R_esisto

Ho settantun anni, sono sovrappeso e ho il diabete; data l’età, sarebbe una condizione quasi normale, ma il Covid ha cambiato priorità, bisogni, prospettive: adesso sono una “persona fragile”, con “patologie pregresse” e ho un tirassegno incollato in fronte.
 
Ho il terrore di diventare un Corpo a pancia sotto, immobile, con un tubo infilato a forza in gola; ho il terrore di vivere i Suoi pensieri, di piangere lacrime che nessuno asciuga;
ho il terrore di sentire lo stillicidio del tempo, pieno di beep che trapanano il cervello.
 
Così sto attenta e la sera, quando mi accoccolo nel letto, penso:
- Per oggi è andata, uno a zero.

Che angoscia, non parlatemi dei lavoratori fragili che come asmatica ho rischiato... scusate, dunque... contenuto attuale e pertinente, forma efficace. Un buon lavoro.

Un timore giustificato dall'età e dalle patologie, angosciosi giorni vissuti al cardiopalmo, non si dovrebbe vivere in questo modo.
Intento riuscito bene autore, mi sento quasi soffocare dall'angoscia che mi ha trasmesso questo tuo 100, bravo!

Il covid è stato vissuto con paura, preoccupazione, indifferenza, angoscia... a seconda della singola persona.
Nel mio caso, l'ho vissuto e lo vivo con preoccupazione per le mie nonne ma, in effetti, per persone anziane con patologie pregresse non è semplice preoccupazione, è proprio angoscia.
Un buon punto di vista, analizzato bene.
Complimenti

E come non capirti... chi soffre di patologie vede questo covidone come la spada di Damocle pronta a cadere in testa. Angoscia condivisibile da un abbraccio di vicinanza umana tra umani che sono molto umani a discapito di coloro che pensano di essere super uomini invulnerabili e intoccabili.
Noi piccoli esseri patologici e categoricamente protetti dalle usl in fondo soffriamo e ce la ridacchiamo di nascosto. Che bello essere umani!

Arunachala ha scritto:
... Ho il terrore di diventare un Corpo a pancia sotto, immobile, con un tubo infilato a forza in gola; ho il terrore di vivere i Suoi pensieri....

Buongiorno Aut@
Ho una domanda: a chi appartengono i pensieri, con tanto di iniziale maiuscola, a cui fai riferimento?
al 'Corpo'? 
Perchè l'hai scritto con iniziale maiuscola? Lo vedi come un'entità a sè stante? Come se, in caso di malattia non fosse il tuo?
Non mi è chiara la logica che c'è dietro questo periodo, ma a parte questo, hai descritto vividamente la situazione di quanti si ritrovano in "svantaggio" rispetto a questo pericolo incombente.
Buona prova.

Direi che il tuo Cento è anche troppo attuale. Anche chi non è affetto da patologie serie o non ha tanti anni sulle spalle, sente questo vento gelato che ci assedia. Speriamo nel vaccino e, perchè no, anche in una botta di fortuna per tutti. Un buon lavoro.

Ho il terrore di diventare un Corpo a pancia sotto, immobile, con un tubo infilato a forza in gola; ho il terrore di vivere i Suoi pensieri, di piangere lacrime che nessuno asciuga; 
ho il terrore di sentire lo stillicidio del tempo, pieno di beep che trapanano il cervello.


Hai reso l’idea alla grande. E anche il titolo è una perla. R esisto è un messaggio fortissimo.


Bravo autore, una prova riuscita anche se mi hai costretta a fare i conti con tante paure che sento mie. 

Sei la mia prima lettura e... mi incontro il Covid. L'argomento è interessante ma un po' scontato. Comunque presentato molto bene.

Un argomento attuale, e nonostante il già visto, convince per il modo in cui è stato trattato. Applauso per il titolo: molto, molto, originale. Se la tua intenzione, autor@, era toccare nel profondo i lettori, ci sei riuscit@ in pieno. Chi di noi non ha convissuto con la paura in questi mesi? Anch'io, che sono molto più giovane, mi sono ritrovata nella tua storia. Una buona prova!

Certamente vivere i nostri giorni con questa angoscia non deve essere facile. Ho la fortuna (o l'incoscienza) di avere un approccio completamente opposto al problema, cosa per cui non mi sento comunque autorizzato a comportamenti responsabili anche per rispetto degli altri. Tuttavia queste poche parole mi hanno fatto capire che per alcune persone questi mesi sono stati e continuano a essere drammatici. Però ne usciremo: basta ancora un po' di resistenza e rinasceremo, tanto per parafrasare la nostra prova. Il 100 è scritto molto bene, niente da osservare. Il suo pregio maggiore è proprio quello di trasmettere puntualmente uno stato d'animo.

P.S. Titolo veramente notevole.

Titolo davvero originale, non il contenuto,
purtroppo attuale in questo periodo.
Credo che il Corpo e i Pensieri appartengano a qualcuno molto vicino 
alla protagonista. 
In solitudine deve affrontare il fatto di essere diventata un "facile bersaglio" nell'attesa  di piangere lacrime che nessuno asciuga; 

raccontare è trasmettere emozioni e tu ci sei riuscit@

Uno sfogo che non lascia indifferenti. Argomento attuale, ma trattato mi sembra con molta sincerità. E ben scritto, il che non guasta mai.

Considerati i due argomenti proposti, rinascita e resistenza, speravo di non imbattermi in racconti sul Covid, troppo scontato...
Tu lo hai fatto, ma in un modo talmente emozionante da superare la mia diffidenza manifestatasi appena ho visto la parola "Covid" alla prima riga.
E poi hai trovato un titolo davvero geniale!

Credo che il messaggio che il testo vuole trasmettere compensi la scarsa originalità dell'argomento trattato. Insomma: perfette le paure del personaggio che vive alla giornata, meno l'oggetto che le provoca queste paure, 'sto virus di cui un po' tutti siamo stufi per il caos che ha creato.

In ogni caso un buon 100'S.

Che bel 100s.
Attuale, sincero, vissuto e emozionale. Ha tutto ciò che serve, in poche righe.
Non capisco se il Corpo con la C maiuscola sia un refuso o sia voluto, ce lo spiegherai magari. O magari no.
Fila bene, dall'inizio alla fine. Scontato l'argomento, ma argomentato ( scusa il gioco di parole ) in maniera perfetta.

Un applauso, complimenti.

Ti capisco, ho un paio di anni di meno, ma i rischi sono gli stessi, anzi di più perché ho una figlia infermiera che ha spesso pazienti covid che vengono trasferiti, ma da lei passano. E tutta la famiglia subisce questi incontri. Come finisce la paura ne comincia un'altra. Lei ha avuto la prima dose di vaccino, ma ci vuole tempo prima che sia immune. Poi entrerò nella prima chiesa che mi capita, e ringrazierò.
Dai, non molliamo. Un abbraccio.

Molto realistico. Le fragilità che derivano dalle malattie si riflettono inevitabilmente su persone anziane, comincino a sorgere dubbi e fobie e i malati covid che si vedono ogni giorno in televisione con i caschi, isolati dal mondo non fanno che aumentare le paure, forse dovremmo vedere meno tg. un bel 100 scritto bene e ben strutturato.

Credo che le maiuscole siano banalmente un refuso; se così non fosse (ce lo dirai a fine prova) non mi sembrano efficaci per enfatizzare o rimandare a Dio, unico caso in cui in italiano sarebbe giustificata la S di suoi.
Anche gli a capo dopo il punto e virgola o prima del discorso diretto non agevolano lo scorrimento della lettura.
Per quanto riguarda i contenuti, devo ammettere che non mi ha entusiasmato: dati i temi del concorso e il periodo attuale, un racconto sul covid, per appassionarmi, deve propormi un punto di vista diverso da quello che ho avuto davanti per un anno (è difficile per Shonda Rhimes, figuriamoci per noi). Per cui, secondo me, hai fatto una scelta un po' troppo di comfort zone per partecipare a un concorso letterario nel 2021, e non credo ripagherà.
Anche il titolo non mi entusiasma, è un modo di giocare con le parole che mi convince poco quello di inserire segni grafici tra le lettere di una parola per suggerirne una o più altre (un po' come hanno fatto di recente Gabbani e Pausini con la parola "estate"). Ai giochi di parole preferisco qualcosa di più elaborato (per intenderci, un "Distopici / Ti sto vicino" di Samuele Bersani, ecco).
Detto questo, purtroppo il tuo 100 non mi ha convinto.
Alla prossima!

Ciao Aut-

Il titolo non mi ha entusiasmato, anzi appena l'ho visto ho pensato a un refuso e speravo in una correzione in extremis. Anche la grafica non aiuta: righe vuote e a capo dopo il punto e virgola. Le maiuscole: Covid (ci può stare) Corpo e Suoi: solo all'ennesima rilettura ho collegato. La narratrice protagonista non vuole pensare i pensieri di un corpo a pancia sotto (in che senso "a pancia sotto"? pensavo che si stesse supini oppure seduti). Del racconto mi coinvolge la situazione, questo sì; giusto ricordare che esistono anche le persone fragili.

Grazie e alla prossima.

Achillu ha scritto:Le maiuscole: Covid (ci può stare) Corpo e Suoi: solo all'ennesima rilettura ho collegato. 

Mica ho capito 

a me il titolo piace, è chiarificatore.
l'argomento è purtroppo attuale da fin troppo tempo, e ancora per chissà quanto.
esprimi bene l'angoscia del protagonista, che si ritrova a vivere giorno per giorno, sempre con l'ansia incombente.
ci sono alcuni refusi da sistemare, ma è un buon 100

vivonic ha scritto:

Achillu ha scritto:Le maiuscole: Covid (ci può stare) Corpo e Suoi: solo all'ennesima rilettura ho collegato. 

Mica ho capito 

Mi sono espresso da cani.

Le mie considerazioni sulle maiuscole sono:

1) Covid ci può stare.

2) Corpo e Suoi; non riuscivo a capire il senso di queste maiuscole, ma all'ennesima rilettura ho collegato Corpo con Suoi e a questo punto penso di aver capito cosa volesse comunicare l'Aut-.