La vera vita

«Grazie sempre della tua accoglienza, del tuo autentico spirito di amicizia. Ti auguro fervidamente di riuscire a realizzare tutto il bello e bene che ti sarà possibile in questo difficile nostro mondo della comunicazione… Un abbraccio sincero a te e agli amici che ho appena sfiorato, ma apprezzato, a tutti voi sempre: buona vita! Vera»
Queste le commoventi parole di Vera poco prima della sua morte.
«Carissima amica, il tuo pensiero è la forza che ci consente di non mollare e di cercare di rimanere aperti verso gli altri con le nostre emozioni e il nostro piccolo spazio nel web.»
Vera se ne andò a novantuno anni.

Non so chi sia Vera, anche se sono convinta che questo 100 sia in sua memoria.
Molto dolce il messaggio lasciato da questa donna, venuta a mancare a 91 anni, che non ho mai conosciuto, ma che mi ha toccato il cuore.

Sei stato un po' avaro di notizie, di elementi, autore.
Non resta che salutare Vera, non ci sono alternative. 
Peccato però, sono convinto che conoscerla meglio sarebbe stato interessante. 
Mia madre ha 91 anni come lei. Riesce a dirmi ciao, quando arrivo, e ciao quando la saluto. 
Perché ti ho raccontato questo?
Non lo so.

Appare dolce e profondo il messaggio lasciato da questa donna e traspare molto il suo lungo vissuto rapportato alla condivisione di esperienze umane nell'ambito della rete internet. Un attualizzazione di quello che in fondo noi facciamo ogni volta che entriamo nei nostri forum. Attraverso una figura si connota un intero e positivo lato dell'esperienza umana nel web.

Se la storia non si riferisce a un fatto veramente accaduto, complimenti: hai fatto un ottimo lavoro.
Intendo dire che ha proprio l'effetto sfumato del ricordo di una persona cara per lo scrittore, ma che risulta un po' oscuro al lettore.
Direi che è un "100" di Resistenza, ma purtroppo non mi hai detto abbastanza per farmi partecipe del momento che hai descritto.

Beh, che dire: riportare la frase di commiato di un'amica gentile che ci ha lasciati è un atto di affetto e, perchè no, una mano tesa da questo mondo a quello. Un Resurrexit. Un buon lavoro.

La forza che infonde un'amica che saluta prima di andarsene a novant'anni. Ottima idea, la sua realizzazione però perde forza per lo scarso collegamento tra i i tre paragrafi di cui è composto il testo.

Un memento mori. Un omaggio alla vitalità espressa da una persona che non c’è più. Una sorta di testamento, la prova che la vita va bevuta fino all’ultima goccia e che il bello della vita è condividere le emozioni con gli altri. Un bel messaggio che hai voluto condividere con noi. Grazie a Vera ovunque ella sia.

Non posso dire di aver capito chi sia Vera, ma forse non posso nemmeno pretenderlo, perché trovo questo 100 come uno sfogo, un'esternazione di un dolore e di una mancanza. Questo credo che si capisca molto bene.
Simpatia per Vera che, guarda caso è il nome della mia mamma che di anni ne ha quasi 99!
La resistenza penso che si riferisca alla forza d'animo che ha trasmesso quella persona.

C'è qualcosa di commuovente nei messaggi degli anziani. Sono sempre loro a ringraziare gli altri di averli sostenuti nella vecchiaia. Sembrano non ricordarsi mai di tutto quello che loro han fatto per gli altri.

Un mini sincero, fatto di parole scritte con il cuore.
Non c'è niente che aiuti a orientarsi  per decifrare quei messaggi: quindi deduco che non ci sia niente da interpretare: Vera saluta e ringrazia, il destinatario fa altrettanto.
Questi elementi, probabilmente cari all'autore, non mi aiutano però a visualizzare la storia dietro le parole.
Vera muore, ma a novantuno anni non credo che sia un fatto così sconvolgente o imprevisto.
Rimangono quindi questi due biglietti pieni di affetto e parole intense.
Tra l'altro anche il tema della resistenza rimane debole e sullo sfondo: come si fa ad apprezzare la fatica che ha fatto questa donna se non conosciamo contro cosa ha dovuto combattere?

Un elogio funebre? Un ad memoriam? Potrebbe essere entrambi, ma sono d'accordo con chi prima di me asserisce la mancanza di notizie, spunti o elementi.
Mi riservo di comprendere poi, chi sia Vera.

È comunque a mio avviso un buon lavoro, senza refusi e scorre piacevolmente.
Unico punto, forse dato proprio dai pochi elementi, non è comprensibile alla prima lettura il tema richiesto.
O magari si?

Penso che Vera abbia voluto manifestare un disagio verso chi si nasconde nell'web disumanizzato, di solito gli anziani amano il dialogo a viso aperto, in ogni caso un bel messaggio e si evince la gratitudine nella risposta datale, se è una storia vera, avrei voluto conoscere la tua  amica Vera , persone vere nelle azioni e nei contenuti sono una rarità, specialmente nel mondo virtuale .
Un ottimo cento!

Il messaggio e lo stile sono ottimi. Come racconto mi resta un po' la sensazione del sospeso che però non trova una soluzione del tutto efficace. Come se si trattasse di un qualcosa di estrapolato da un contesto molto più grande.

100 commovente
Titolo perfetto per ricordare un’amica che non c’è più.
Si può essere “vivi” a qualsiasi età e quello che Vera è stato, 
per quanti l’hanno conosciuta,(in modo reale o solo virtuale?) lo dimostra.
piaciuto

Quanta forza nelle parole di Vera, amica reale o virtuale non importa.Ho amici virtuali da tanti anni e a volte sono più vicini di quelli reali.
Il testo oltre che commemorativo è un voler sottolineare che la vera vita è quella in cui ci possiamo fidare degli altri e poter dire grazie con sincerità.

Ancora più difficile qui, districarsi. Se c'è di mezzo un fatto storico, ci sono lettori che lo ricordano e altri no, ma qui sembra si parli di un fatto privato, che il racconto sia la commemorazione di una persona amica. Bello il titolo, però. Semplice, ma non scontato.

Se Vera è stata una donna della resistenza partigiana, allora comprendo appieno il 100.
se si tratta di altro personaggio, mi pare ci sia poca attinenza al tema.
dalle ricerche fatte propendo per la prima ipotesi, anche se l'età mi pare diversa.
in ogni caso il pezzo è ben scritto, senza refusi o errori.

Un cento che colpisce per l'emozione e ti confesso che mi sono anche commossa. Non solo perché mia madre si chiama Vera, ma perché la tua Vera mi ha ricordato la mia bisnonna. Anche se non ci vedo molta attinenza con la traccia, ho apprezzato l'idea base.

Ciao Aut-

Non ho gradito il gioco di parole tra il nome della protagonista e l'aggettivo "vera" del titolo. Nel primo messaggio, Vera all'inizio si riferisce a un "tu" ma termina riferendosi a un "voi". Non può essere il post di un social, ma potrebbe essere uno scambio di messaggi privati che tu, Aut-, hai voluto rendere pubblico per rendere omaggio alla memoria di Vera.

Grazie e alla prossima.

Mah, ho letto che il testo potrebbe essere un omaggio a donne partigiane recentemente morte. Anche con questa possibile spiegazione il testo non mi lascia un segno. Interessante la scelta del doppio carattere per marcare un dialogo. Mi è piaciuto il gioco di parole sull' augurio: buona vita! Vera. Buona vita vera!

https://www.corriere.it/cronache/19_ottobre_28/morta-vera-michelin-salomon-partigiana-resistenza-romana-deportata-campi-nazisti-494702f2-f99f-11e9-9778-63d7a5dc0619.shtml

A me non è dispiaciuto, farò finta che l'autore abbia sbagliato l'eta della buona Vera e mi tolgo il cappello.

Credo sia un qualcosa di autobiografico che hai voluto condividere e questo è molto bello ed emozionante.
A noi lettori, che altri elementi non abbiamo non resta che prenderlo così come è e apprezzarlo per la delicatezza che esce da ogni parola, soprattutto da quelle di Vera.