Alla prima lettura, dimentico del titolo, avevo pensato anche io a un amore senile. Ma in realtà gli indizi della cecità c'erano tutti, e quindi la mia immaginazione ha toppato clamorosamente.
Mi incuriosisce il fatto che non si capisca, salvo dettagli che non ho colto, se chi parla sia un uomo o una donna, né il genere del destinatario della poesia, che arriva nel finale a portare via il/la protagonista: unico indizio quelle labbra che sanno di pistacchio (?), che magari è un riferimento a qualcosa di cosmetico, ma non riesco a immaginare cosa.
Le sensazioni che sai suscitare con questi versi sono molto buone, un po' classiche, un po' scontate se vogliamo, ma molto efficaci per l'immaginazione.
Fin troppo nel caso dei gusti e dei profumi, perché trovo personalmente non molto gradevole l'odore della cipolla, e ancor meno il pistacchio se abbinato al gusto di un bacio.
Mettiamoci anche l'odore dell'olio solare, non sempre molto accattivante.
Il cocco lo adoro, ma immaginare di mangiarlo con intorno tutti questi altri gusti e sapori, meh, mi sale un po' di reflusso.
Insomma, una poesia ben efficace dal punto di vista sensoriale, non mi ha però coinvolto particolarmente dal punto di vista (aiuto) del contenuto.