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Teatro della vita: una danza di emozioni e sogni

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23 partecipanti

Andare in basso  Messaggio [Pagina 1 di 1]

Different Staff

Different Staff
Admin
Admin

Nel vasto teatro della vita danziamo,
sotto il cielo stellato, noi siamo.
Tra le note del destino, balliamo,
un'eterna melodia che intrecciamo.


I giorni sono scene mute,
le notti sono sogni da scrutare.
Tra le risate e le lacrime, mute,
sul palcoscenico della vita a camminare.


Le stagioni cambiano come attori,
primavera, estate, autunno, inverno.
Siamo protagonisti e spettatori,
nel fluire del tempo, nel suo mistero.


Le montagne sono sfide da scalare,
i fiumi sono ponti da attraversare.
In ogni bivio, a decidere,
la nostra storia da raccontare.


I sorrisi sono luce nel buio,
le tristezze, ombre da sfidare.
In ogni passo, un nuovo barlume,
di speranza, d’amore, da coltivare.


I ricordi dipingono il quadro,
colori vivaci, sfumature d'ardore.
La vita, poesia in ogni riga,
scriviamo insieme la nostra parte migliore.


Così, nell'infinita coreografia,
siamo attori e autori, mano nella mano.
Nella danza della vita, ogni giorno,
una pagina bianca da dipingere, a mano.

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Non sono rimasto particolarmente impressionato dalla tua poesia. Onesta, ma poco originale. 
Avresti dovuto azzardare di più, sei troppo lontano dal lettore e da te.

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Mi spiace ma ho faticato a leggere la tua poesia. La ricerca forzata della rima toglie freschezza al componimento. L’ho trovato faticoso, poco musicale, una cantilena che sovrasta e affievolisce il messaggio. Ci sono poi molti luoghi comuni, sentimenti raccontati e non vissuti. Per dirla mutuando un concetto dalla narrativa c’è molto tell e poco show. 
Apprezzabile l’impegno che di sicuro hai profuso, ma la poesia non mi è piaciuta.

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Eh si, concordo, la ricerca della rima "a tutti i costi" ha azzoppato la danza di emozioni e sogni nonostante le emozioni e i sogni descritti si avvicinino molto alla realtà. Lo ripeterò fino a Natale, non sono esperto per giudicare a fondo una poesia, ma qui colgo anch'io un certo distacco Poeta - versi - Lettore, intesa come scala discendente che produce un significato - un messaggio, un'interpretazione - che s'intravede ma non è d'impatto come dovrebbe essere.

Grazie

MATTERA LUCIA


Viandante
Viandante

Poco originale.

AleP20


Viandante
Viandante

Puoi affinare maggiormente le punte del tuo componimento, sembra un po' allo stato brado. Complimenti comunque per aver iniziato un percorso.

Tommaso Landini


Younglings
Younglings

Il messaggio che tu, poeta, desideresti far passare, è degno di nota e di poesia. Trovo, però, che la forma e le modalità non siano confacenti. In particolare, non ho apprezzato l'uso esasperato della rima, soprattutto nelle strofe in cui la concatenazione è: AAAA. Non ho amato anche diverse immagini, ad esempio quella della vita come teatro/palcoscenico, che mi sembrano purtroppo dei cliché troppo ripetuti.

Luna in Giardino


Younglings
Younglings

Pur non essendo un'esperta sembra partire con una struttura simile alla filastrocca, dove la rima ed il ritmo delle quartine sono importanti.
Poi però perde tutto, rima, ritmo.
Il contenuto è un po' troppo generico. non si capisce cosa pensa veramente chi scrive.
La sensazione è che chi scrive abbia deciso di buttarsi ma poi sia tornato/a a riva senza lasciarsi andare.
Inoltre per i contenuti riportati è troppo lunga immotivatamente.  Teatro della vita: una danza di emozioni e sogni 2764



Ultima modifica di Luna in Giardino il Sab Dic 09, 2023 8:37 am - modificato 1 volta. (Motivazione : volevo spiegare meglio)

https://mondodelgiardino.com/

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Il titolo mi aveva preoccupato un po': la similitudine tra vita e teatro la trovo valida sono in certi contesti, o forse solo per certe vite. Quelle non vissute a dovere, tra l'altro.
Un giorno dissi a un amico: "Sai? Penso che la vita sia come un film."
Lui mi guardò, strabuzzò gli occhi e mi rispose: "Ma assolutamente no, questa è una cazzata."
Ci rimasi male. Da allora effettivamente qualsiasi paragone tra vita e film, teatro, spettacolo, recitazione, mi appare del tutto sballata.
Non è colpa tua autore, ma di questo mio amico.

La poesia soffre di un problema di forma, oltre che di contenuto: su quest'ultimo le opinioni di ciascuno possono variare, è fisiologico.
Non sono un esperto di poesia, ma il problema di forma per me sta nelle rime.
Si sente che sono troppo forzate. Voglio dire, le rime dei verbi in -are sono le più banali e facili da creare.
Dove non hai trovato una rima soddisfacente hai usato la stessa parola, come "mano" nell'ultima quartina.
Dove non hai trovato una rima proprio, hai usato parole vagamente assonanti.
Il problema è che non funzionano bene, cioé bisognerebbe secondo me tenere un registro simile. O tutto in rima, o niente rime. O rime alternate a non-rime. O ad assonanze. O insomma, una qualche simmetria.
Ecco, la tua poesia è tanto asimmetrica, sembra un po' storta, passami il termine, e questo, anche leggendola a voce alta, la penalizza tantissimo.

Non mi dilungo. Ho apprezzato molto il tentativo di rimare, è la prima poesia che incontro in rime finora, e io adoro le rime ma, tra asimmetria di forma e contenuto che non è nelle mie corde, non riesco ad apprezzare. Purtroppo.

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Penna. Nella tua poesia ho scorto una capacità innata di creare buone immagini ma con una scrittura da esordiente. Ho avuto l'impressione che sia stata scritta di getto e che non sia stata rivista. Ci sono molte ripetizioni, addirittura una rima che non lo è perché è la stessa parola (mute). Sono da considerarsi ripetizioni anche "teatro della vita" e "palcoscenico della vita" e la stessa parola "vita" è ripetuta forse troppo. La punteggiatura ti è occorsa, per una tua scelta, per andare a capo ma così crei perplessità sulla correttezza della stessa. "La vita, poesia in ogni riga,
scriviamo insieme la nostra parte migliore" mi sembra sbagliata come costruzione. Siamo qui, tutti, per migliorarci in questa nostra affascinante arte, i rilievi non devono scoraggiarci ma spronarci a crescere. Quindi, cara Penna, persegui perché ho voglia di leggerti ancora.

11Teatro della vita: una danza di emozioni e sogni Empty Commento Sab Dic 09, 2023 5:30 pm

Pino Chisari


Viandante
Viandante

Non so apprezzare la rima. Specie quando gioca sui luoghi comuni. Mi spiace.

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Penna.

Analisi metrica: versi di lunghezza variabile, tra le otto/nove e le quattordici sillabe. I più lunghi sono un doppio settenario "una pagina bianca da dipingere, a mano" e, con una cesura arbitaria, riducibile a quinario sdrucciolo+ottonario "sul palcoscenico della vita a camminare". Molti versi sono riconducibili a endecasillabi.
I versi sono raccolti in sette quartine, alcune rimate ABAB altre con la rima solo sui versi pari, la prima AAAA. Alcune rime sono assonanze o consonanze.
Punteggiatura presente. Ritmicamente riuscita.

Il titolo è lunghissimo, offre un ampio contesto che però poteva in questo caso essere ridotto per esempio togliendo "teatro della vita" che è ripetuto nel primo verso.
Le prime tre quartine introducono la metafora della vita come una danza sul palcoscenico; la metafora si perde nella quarta e quinta strofa per poi riprendere nelle ultime due. Le due quartine fuori tema, diciamo così, danno comunque belle immagini. Anche se ci sono metafore una dietro l'altra, il componimento è leggero da leggere e interpretare.
La voce narrante è un "noi" in genere maschile che si può interpretare come sovraesteso, rappresentando un coro di persone di tutti i generi. Nelle prime tre quartine il coro è formato da attori mentre nelle ultime due il coro è formato da attori che diventano autori.
A me piace molto la metafora della vita fisica come interpretazione sul palcoscenico della vita, quindi mi sono trovato in sintonia con quanto raccontato.

Grazie e alla prossima.


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Teatro della vita: una danza di emozioni e sogni Badge-2
https://linktr.ee/Achillu

13Teatro della vita: una danza di emozioni e sogni Empty commento Mar Dic 12, 2023 10:44 am

Namastè


Viandante
Viandante

Ciao Penna, intanto complimenti per aver provato a scrivere i rima. La rima ti vincola e rende più difficile il volo libero delle parole incanalandolo in percorsi più articolati. In questo caso alcuni versi sono diventati artificiosi e asimmetrici, benchè il senso metaforico siacomunque riuscito ad  emergere. Alcune rime però sono troppo scontate,  altre poco calzanti. Da migliorare... ma siamo qui per questo  Teatro della vita: una danza di emozioni e sogni 1f60a

frederik mikeli


Viandante
Viandante

Ciao
La rima è cercata ,ma non ben realizzata. Il titolo poteva essere più conciso.

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Quando si dice “chiudere il cerchio”…
Per questa composizione, che è l’ultima che mi trovo a commentare, potrei quasi fare un copia-incolla di quello che avevo scritto per la prima.
Anche in questo caso, la lettura risulta faticosa: mancanza di ritmo che la rende una specie di nenia e rime raffazzonate che certo non aiutano.
Le immagini che scorrono nelle varie quartine e che dovrebbero dare respiro alla metafora teatro / vita risultano inefficaci nella loro banalità, suonano vuote: hanno il sapore vago di sensazioni ed emozioni raccontate e non vissute.
E, anche in questo caso, un lavoro che certo non mi ha entusiasmato.
M.


______________________________________________________
"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

altro pezzo del quale devo dire che non rimane nula a fine lettura, purtroppo.
non comprendo la ricerca affannosa della rima, che non sempre avviene, oltretutto, in una composizione di quesrto tipo.
mi spiace, ma proprio non afferro cosa intendi, non comprendo il messaggio e vedo, oltretutto, una sfilza di virgole superflue.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Teatro della vita: una danza di emozioni e sogni Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Trovo inesperienza e ingenuità in questo componimento che sento vicino per la difficoltà di confrontarsi con un genere, la poesia, cui non siamo tutti usi.
la rima a tutti i costi non è stata una scelta vioncente proprio per la grande difficoltà che comporta e così nella prima quartina risolvi il problema con i verbi all'inifinito, poi ripeti due volte la parola "mute" nella seconda quartina; da lì in poi le rime non seguono più nessuno schema a testimoniare la difficoltà della scelta fatta.
Apprezzata la musicalità e l'impegno che hai messo, sinceramente.


______________________________________________________
Teatro della vita: una danza di emozioni e sogni Badge-3

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao,
l'idea di fondo della poesia non è male, ma non credo che sia ben esposta.
Mi spiego meglio. c'è la ricerca di descrivere in una lunga carrellata le varie difficoltà che possiamo incontrare vivendo, i vari modi di affrontarle, ma tutto viene espresso in modo poco originale e senza diventare mai davvero incisivo, o decisivo.
La scelta d'inserire le rime non è stata, a mio avviso, ben ponderata e studiata bene: eviterei le rime con i verbi e, soprattutto, eviterei le rime con le stesse parole che tolgono moltissimo, in fantasia e intensità, alla strofa.
La poesia scivola via quindi come una sorta di filastrocca, anche se filastrocca non è e lascia dietro di sè poco perchè ti limiti a descrivere situazioni senza sfiorare i sentimenti, cuore pulsante di una poesia.
Interessante quindi l'intenzione, ma il testo non riesce ad avere un carattere preciso e si limita a mostrare immagini un pò troppo abusate.
Rivedrei anche il titolo: promette grandi cose che però non mantiene.

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Come ho già scritto per un'altra poesia presente nel contest, il pericolo di non soffermarsi su un aspetto ben definito, il voler ripercorrere un'intera esistenza in lungo e in largo, è quello di sprofondare in un limbo alquanto vago.
Tutto è trattato per sommi capi, senza dare al lettore la possibilità di affezionarsi, di agganciarsi a qualcosa di specifico.
Le immagini sono un pò stereotipate, cose già viste, si sente la mancanza dell'impronta personale dell'autore. La sua voce.
Questo credo che sia il limite di questa poesia che non riesce ad arrivare.

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao
Non amo particolarmente le rime, specialmente se sono forzate.
I concetti sono chiari e universali, manca forse l’originalità con cui sono stati esposti.
Il titolo è troppo lungo e ci sono troppe virgole.
Commento simile a tanti altri. Sento di dirti, però, di non scoraggiarti.
Fai tesoro delle critiche, siamo qui per migliorare.

Ospite


Ospite

Non mi piacciono le poesie in cui si vuole rincorrere ad ogni costo la forma, peraltro neanche sempre perseguita con rigore, e si sacrifica il contenuto per essa. Immagini un po' trite e ritrite, che trasmettono poca partecipazione emotiva.

Ospite


Ospite

Ciao,
poesia in versi liberi con rima ricercata. Non male.
Forse un po' appesantita da troppe metafore che si intrecciano
per parlare della vita. Però molto poetica.

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao autore, sarò sincero, non mi hai catturato con le tue parole. Mentre leggevo ero proprio distante da te, dalle emozioni che volevi trasmettermi. Non credo sia per le rime, a me di solito piacciono, e neanche per il ritmo un poco cantilenante, ma forse per un effetto di già letto, già sentito. Dovrai concordare anche tu che i paragoni vita/teatro vita/danza sono belli che sfruttati. A rileggerci!


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Teatro della vita: una danza di emozioni e sogni Senza_10

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Anche in questo testo il titolo avrebbe avuto maggior impatto restando “Teatro della vita”.
Una poesia con una ricerca della rima mi vien da dire ossessiva, quasi che dovesse esserci a ogni costo, a scapito della musicalità. Fosse stata una filastrocca ci stava, ma a mio parere andava dosata con maggior attenzione.
Le necessarie ripetizioni (mute – balliamo/danziamo – mano) risaltano ancora di più come “inciampi” proprio per quanto detto prima.
Vengono riproposte immagini già presenti da sempre nelle poesie che parlano di vita vissuta  – e non è un difetto, intendiamoci, accade anche con le trame dei racconti di farsi ispirare – il fiume da attraversare, il bivio che ci attende spesso nelle nostre vicissitudini, le montagne da scalare… ma senza una nuova originalità. Mi spiace ma come testo non mi ha emozionato, non ho trovato modi nuovi per raccontarmi cos’è la vita alla fine per tutti noi.


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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

Menico

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Padawan
Padawan

Non sono riuscito a capire il messaggio che volevi trasmettere, e mi scuso per questo.
Non ho comunque gradito la tua ricerca della rima a ogni costo, che a mio avviso appesantisce la lettura.


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Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.

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