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1Lunedì - Caipiroska Empty Lunedì - Caipiroska Lun Nov 04, 2024 10:08 am

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Admin
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Il preside Frandi si accarezzò la barbetta sotto il mento guardando fuori dalla finestra. Nel parcheggio le lamiere delle macchine brillavano sotto il sole ancora caldo di settembre. Dalla portineria l’avevano avvisato che i nuovi insegnanti erano arrivati; dalla finestra guardò l’automobile entrare nel parcheggio.
«Chi guida?» chiese.
«Lei, Elena» rispose la dottoressa Arrighi.
L’auto proseguì lenta cercando uno stallo libero; quando lo trovò scattò in avanti un po’ troppo bruscamente e una delle ruote anteriori scavalcò il cordolo arrestando la vecchia Fiat in bilico tra l’asfalto e il prato perfettamente rasato.
L’uomo alla finestra sorrise «Alla fine parcheggia meglio di mia moglie.»
La dottoressa si avvicinò e insieme al professore scrutò i nuovi arrivati all’istituto.
Dal lato del guidatore uscì una donna che si stiracchiò nell’aria calda di settembre. Gli occhiali scuri le coprivano gran parte del viso mentre i capelli brillarono al sole.
«Ha i capelli lunghi» notò l’uomo.
«Già, questo non se lo spiega ancora nessuno.»
L’uomo annuì compiaciuto.
Dal lato del passeggero uscì un uomo. Portava un cappellino da baseball sulla testa rasata, quando si sgranchì la maglietta mostro la pelle tirata del ventre.
«Guardi!» indicò l’uomo «mi avevano riferito che avevano acquistato peso, ma lui sembra quasi grasso!»
«Sì, ho letto il rapporto. Questo conferma che sono davvero in ottima salute.»
L’uomo non riuscì a contenere un guizzo d’entusiasmo «Bene! Li faccia sistemare e poi li porti da me. Sono davvero curioso di conoscerli. E di osservare come interagiranno con i bambini.»
«Già, anch’io» disse la donna, lanciando un’ultima occhiata pensierosa alla coppia che si guardava intorno spaesata nel parcheggio.

Elena entrò in classe e si voltò per chiudere la porta.
Subito l’odore le si strinse addosso e rimase lì, appiccicato alla sua pelle, ad ammorbare l’aria fresca che aveva portato dentro con sé.
Lasciò che la mano restasse un attimo ancora a contatto con il legno lucido, come a cercare da qualche parte una spinta che l’aiutasse ad affrontarli. Alle sue spalle s’ingrossava il lamento delle sedie che graffiavano il pavimento, mentre i bambini le spingevano indietro per alzarsi.
Un sospiro, di quelli grossi e si girò.
«Buongiorno, bambini» disse, mettendo in quelle parole troppo entusiasmo.
Loro lo sentono se hai paura…
Un coro disarmonico di “buooon” digrignati e ”’ggiorno” ringhiati la raggiunse e subito un brivido le si arrampicò addosso.
Il silenzio irreale che seguì era rotto solo dalla testa della piccola Giulia che batteva contro la parete, in fondo alla stanza: un tonfo sordo, lento e immutato, che dava un ritmo snervante alla giornata. Il muro in quel punto era crepato e lasciava cadere frammenti d’intonaco a ogni nuovo colpo, mentre la sua testa non poteva più essere chiamata semplicemente così.
Elena raggiunse la cattedra e si sedette. Aprì una pagina a caso del registro e fece finta di cercare qualcosa: sentiva i loro sguardi addosso e poteva immaginare i ghigni che si allargavano sulle piccole facce.
«Potete sedervi» sussurrò. Anche se fu solo un bisbiglio i bambini obbedirono.
Un nuovo concerto si sedie strusciate sul pavimento si materializzò nell’aula spegnendosi piano piano.
Hanno i sensi amplificati…
«Bene, iniziamo. Qualcuno di voi sa dirmi che giorno è oggi?»
Silenzio.
«Silvia?»
L’alunna si alzò a fatica e la fissò, tenendo la testa dimenticata un po' di lato. Con la mano destra, dove ancora svettavano un paio di diti, torturò l’ultimo ciuffo di capelli che cadeva sul viso dal cranio scorticato.
«Non te lo ricordi, cara?»
La bambina scosse la testa da un lato e poi dall’altro: i tendini del collo schioccarono e nel silenzio della stanza sembrarono petardi.
«Siediti pure, allora. Qualcun altro?»
Una mano si alzò esitante.
«Dimmi pure, Maicol.»
«…’nttuno, ‘ttobrrre…» gorgogliò, e la lingua putrefatta spinse fuori dalla bocca alcuni vermi grassi che caddero sul banco, rimbalzando senza fare rumore.
«Bravissimo!» cinguettò Elena, battendo le mani in direzione di Maicol.
Il bambino la fissò senza la minima espressione.
«Oggi è il trentuno ottobre!» esultò, come se fosse il giorno più importante dell’anno «Forza! Scriviamo la data a pagina nuova, in alto.»
Elena si alzò e li guardò uno per uno, con un sorriso esagerato stampato sul viso.
Reintegrare questi mostri… che progetto del cazzo!
Luca era un po' agitato e si grattava il braccio: lembi di pelle grigia cadevano per terra, portandosi dietro una polverina impalpabile.
Sofia stava digrignando i denti; uno le cadde e rimbalzò tre volte sul pavimento, prima di sparire da qualche parte.
La maestra prese il gesso dalla cattedra e si avvicinò alla lavagna, stando bene attenta a non perderli di vista. Con gesti ampi scrisse la data e si voltò subito.
Stia attenta, l’aveva avvertita il preside il primo giorno di scuola, sono cadaveri in via di reinserimento e sono ancora molto, come dire… innocui, ecco. Anche se…
I bambini si stavano agitando.
«Bene, bambini. Copiate la data.»
La stanza fu invasa dal rumore delle pagine che frusciavano, e gli alunni iniziarono a scrivere. Tutti, tranne un paio.
Elena sentiva il loro sguardo su di sé, vedeva come nei loro occhi guasti passasse un’intesa che la fece rabbrividire.
Fece un passo indietro, verso il muro.
Anche se… cosa? Aveva chiesto.
Apprendono molto velocemente. E possono diventare… molesti.
Le pagine, sfregiate dalle penne, crepitavano dai banchini.
Nelle teste chine vedeva i cervelli marci colare dalle fessure dei crani, dove una scia appiccicosa e puzzolente imbrattava i loro grembiuli. Oscar si grattò la testa con la penna e quando la tolse un lungo filamento lattiginoso la seguì.
Al rumore delle penne si aggiunse presto quello delle ossa della mano di Luca che grattavano l’ulna scoperta: una manciata di scarafaggi uscì dalla pelle strappata, girovagò indecisa sul braccio, per sparire in uno squarcio tra la clavicola e lo sterno.
Oh… mio… Dio!
Elena fece ancora un passo indietro, e si appoggiò al muro.
Non ce la faccio!
Subito tutte le teste si alzarono verso di lei.
Mi… mi leggono dentro!
Lo sguardo di Elena guizzò verso la porta. Silvia con uno scatto fulmineo si arrampicò sul muro gattonando veloce verso la porta e piazzandosi di fronte all’unica via d’uscita.
Gli altri si alzarono con un unico movimento.
«Hai… ‘rura di… noooi…?»
Maicol, il più loquace.
«Che sciocchezza!» ribatté, ma senza troppa convinzione «Rimettevi seduti che dobbiamo…»
«No.»
Venti volti sfigurati la fissarono torvi. Quaranta piedi dalle ossa sporgenti strusciarono verso di lei.
«Rimettetevi immediatamente seduti, o…»
«O cosa?»
Maicol.
Forse non erano così stupidi come volevano far credere. Forse davvero in quelle menti marce stava prendendo vita un qualche tipo di coscienza. Ma questo non era per forza una cosa buona.
Elena si lanciò verso la porta, ma loro furono inspiegabilmente più veloci di lei.
«…’bbiamo faaame!»
«Lasciatemi stare!»
Piccole mani fatte di ossa bianche e carne decomposta la graffiarono su tutto il corpo. Bocche spalancate dove svettavano denti neri e scheggiati si chiusero con foga addosso a lei, mordendo in profondità.
Oh, mio Dio! Oh mio Dio!
«Aiuto!» gridò con una mano tesa verso la maniglia.
«No!» biascicò Maicol con le labbra rosse del sangue della maestra, e un sorriso strano sul volto che poteva sembrare quasi di consapevolezza.
«Nooo!» riuscì a gridare ancora Elena, prima che tutto diventasse nero.

«Nooo!»
L’urlo esplose improvviso e Roberto si svegliò.
«Ma… cosa…?»
Elena al suo fianco ansimava madida di sudore. La donna si guardò un po' intorno e si prese la testa tra le mani cercando di calmarsi.
«’Ncora quel… maledetto incubo?» chiese lui, con la voce impastata di sonno.
«Sì.»
Tutti i lunedì era la stessa storia e l’urlo mattutino di Elena metteva fine molto prima del previsto al loro riposo notturno.
«Sei troppo… ansiooosa…» disse sbadigliando.
«Sì…»
«Sono sooolo… dei ‘mbini e ti adorano. E tu… seeei una mmaestr ‘a perrrfetta!» continuò Roberto senza dare peso alla cosa e rigirandosi su un fianco.
Elena tirò via le coperte e si alzò. Aveva bisogno di calmarsi e bere un bicchiere d’acqua.
«Amooore?» la richiamò lui.
«Mmm?» chiese voltandosi.
Per tutta risposta Roberto si dette due colpetti veloci sul mento. Per riflesso Elena toccò il suo.
Ecco!
L’urlo che li aveva svegliati le aveva spostato la mandibola.
Con un colpo secco la rimise al suo posto e sospirò.
Barcollando uscì dalla stanza, seguita dal rumore delle ossa dei piedi scalzi che graffiavano il parquet.

2Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Lun Nov 04, 2024 7:24 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Non mi aspettavo niente di meno dalla “nostra” maestra del brivido. Ho appena finito di leggere il tuo “Il segreto del ghiaccio” e non posso fare a meno di notare l’estrema agilità della tua penna. Una scrittrice fatta e finita, davvero un piacere (ed è tutto dire considerato il contenuto ad alta “schifosità” del testo!) leggerti e imparare. Le azioni, i rumori, le sensazioni, bucano il foglio. Ci sono temi a te cari (spesso ho letto di bambini) e descrizioni che rendono le scene animate e quasi sonore.
Il mistero cresce con l’avanzare della lettura diventando sempre più inquietante. La bimba che sbatte la testa nel muro è qualcosa di “astrale”. Dunque grazie per questo gioiellino  @caipiroska!

3Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Lun Nov 04, 2024 9:38 pm

The Raven

The Raven
Admin
Admin

Ciao Caipi,
sei una garanzia!
Un horror classico, alla vecchia maniera.
Il ritmo è incalzante, la lettura è piacevole e la costruzione del racconto è perfetta!
Wow!


______________________________________________________
IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.


REACH OUT AND TOUCH FAITH!                                                                                               Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
                                                                                         del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai!
Quel vizio che ti ucciderà
non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere.

4Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Lun Nov 04, 2024 9:59 pm

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Non avevo dubbi che, da te, avrei letto un horror come si deve.
Ti è scappato qualche refuso, ma si vede che il testo è scritto e rivisto. Un "mostro" al posto di "mostrò", poi, ci sta benissimo in questo racconto Very Happy 
Non sono invece sicuro di aver colto del tutto il messaggio che traspare da queste tue righe; o meglio, penso di avergliene attribuito io uno che non per forza era nei tuoi intenti; ma, in fin dei conti, il bello dell'arte è questo, no?
Finale perfetto per un racconto da 90 Smile


______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

5Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Lun Nov 04, 2024 10:12 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Cerco di spolpare il racconto dato che i personaggi sono già spolpati per i fatti loro. Scherzi a parte ho trovato veramente inquietante l'idea, o meglio, "il progetto del cazzo" di "reintegrare i mostri". Questo perchè fino alle righe finali ho pensato alla maestra Elena come a un essere umano "tutto intero", chiamata per passione dell'insegnamento a lavorare in quella classe "particolare". D'accordo il 31 ottobre, ma in realtà il sogno della maestra è ricorrente, salvo poi scoprire che lei stessa è in putrefazione, o forse già putrefatta del tutto, visto che le ossa dei sui piedi grattano sul parquet.

Meno male che thriller e horror possono non assomigliarsi perchè di @caipiroska ce n'è una soltanto. E ce l'abbiamo noi.

6Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Lun Nov 04, 2024 10:28 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ho incominciato da qui, dalla mia spacciatrice di horror preferita.
Il racconto ti fa credere una cosa, poi un'altra, poi un'altra ancora, anche se quando ho letto del sogno mi sono detto, no, non può finire tutto con l'escamotage del sogno, deve esserci di sicuro un altro giro a effetto e infatti così è stato.
Lettura piacevole, di buon intrattenimento, con una tensione narrativa tenuta alla grande.
Non so perché, mi è venuta voglia di andarmi a riguardare il video di Thriller.

7Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Mar Nov 05, 2024 7:51 am

Giammy

Giammy
Padawan
Padawan

Cosa dire di questo racconto? Direi che ha centrato il tema. Coinvolge il lettore e riesce a trasmettere l’atmosfera che si respira in classe, fino all’epilogo drammatico del sogno.
Mi è piaciuto, brava!

8Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Mar Nov 05, 2024 8:39 am

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Caipi.

Quello del sogno horror è un'escamotage che un certo Vivonic una volta mi rinfacciò su un mio racconto, sostenendo che è una cosa vecchia, non originale, non funzionale, taglia la tensione... insomma non usò proprio queste parole ma mi ricordo la stroncatura come se fosse ieri e l'ho interiorizzata al punto che non avrei mai e poi mai più osato/usato questo "tropo".
E invece tu, maestra dell'horror, l'hai usato ma in modo (credo, spero) originale (non sono un cultore del genere, quindi per me lo è), facendo in modo che il risveglio della protagonista sia (se possibile) più "horribile" del sogno stesso. Che dire? Complimenti. Aspettative o meno sull'autrice (perché le aspettative su di te ci sono, non si può negare) sono rimasto soddisfatto dalla lettura.

Grazie e alla prossima.


______________________________________________________
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9Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Mar Nov 05, 2024 11:06 am

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Adesso a questo punto non ho capito se l'incubo fosse essere divorata o essere un'umana viva. Entrambi credo. Intro e finale si ricongiungono, come il pane, al centro il prosciutto, il sogno, che è la parte davvero succulenta. Butterei il pane? Non so, di sicuro rende dinamica la costruzione del racconto, tra l'altro anticipi in un certo senso che la maestra abbia qualcosa di strano (ha perfino i capelli!) quindi il lettore non si sente preso in giro. Be', che dire, per fortuna che hai mandato un racconto! Bello e horripilante, con quel tocco di ironia che lo ha infiocchettato per bene, una tua firma. Grazie per la lettura!



Ultima modifica di Akimizu il Mar Nov 05, 2024 1:03 pm - modificato 1 volta.

10Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Mar Nov 05, 2024 11:30 am

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Il racconto è spettacolare nella sua intuizione e nella "naturalezza" con la quale si genera e descrive la scena della classe, con tutti i dettagli scabrosi del caso.
Una classe di bambini zombificati è il tipo di idea che ti fa dire, o che mi fa dire perlomeno, "avrei voluto avercela io". L'idea, non la classe, beninteso.
Perdipiù, sottolineo, è una classe di cadaveri da "reintegrare", qualunque cosa voglia dire reintegrare dei bambini zombi: e il fatto di non saperlo, e non riuscire neanche a immaginarlo, rende il concept perfetto.

PERO'. C'è un però grosso come una casa.
La scena era perfetta così. C'era un nonsense strisciante che, unito alle descrizioni encomiabili, aveva incorniciato la creazione. Perché aggiungere la parte del sogno? E anche l'intro, a questo punto.
Queste due scene sottintendono un senso più ampio e variegato della storia che va a stravolgere tutta la costruzione.
Mi spiego.
Il sogno è un sogno? La classe esiste veramente o no?
I cadaveri da reintegrare, intuisco, non sono i bambini: sono Elena e il marito. Due redivivi in fase di ritorno alla normalità, forse, questa è la funzione dell'intro.
Ma poi? La classe è davvero il sogno di Elena? La sua reintegrazione come maestra avviene in una classe normale che lei sogna essere composta da bambini zombi come proiezione della sua stessa condizione? 

Insomma, è come se il racconto avesse un unico punto fermo, l'intro, e si sviluppasse poi secondo due strade plausibili, nessuna delle due esaltante quanto l'unica cosa davvero dirompente del racconto: la classe di bambini zombie.
Davvero, era un'idea spaziale, secondo me l'hai annacquata troppo con il contorno e il doppio cambio di prospettiva. Non funziona bene in 8.000 caratteri, sono troppo pochi.
Una classe di bambini in putrefazione che vanno reintegrati. Era perfetto così. Che altro serve per un horror da far vibrare le budella?

Ottima scrittura, segnalo solo un numero davvero alto di ripetizioni, soprattutto nella prima parte.
A titolo d'esempio:

L’uomo alla finestra sorrise 
«Alla fine parcheggia meglio di mia moglie.»
La dottoressa si avvicinò e insieme al professore scrutò i nuovi arrivati all’istituto.
Dal lato del guidatore uscì una donna che si stiracchiò nell’aria calda di settembre. Gli occhiali scuri le coprivano gran parte del viso mentre i capelli brillarono al sole.
«Ha i capelli lunghi» notò l’uomo.
«Già, questo non se lo spiega ancora nessuno.»
L’uomo annuì compiaciuto.
Dal lato del passeggero uscì un uomo. Portava un cappellino da baseball sulla testa rasata, quando si sgranchì la maglietta mostro la pelle tirata del ventre.
«Guardi!» indicò l’uomo «mi avevano riferito che avevano acquistato peso, ma lui sembra quasi grasso!»
«Sì, ho letto il rapporto. Questo conferma che sono davvero in ottima salute.»
L’uomo non riuscì a contenere un guizzo d’entusiasmo «Bene! Li faccia sistemare e poi li porti da me. Sono davvero curioso di conoscerli. E di osservare come interagiranno con i bambini.»

AIUTISSIMO.

11Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Mar Nov 05, 2024 7:04 pm

Albemasia

Albemasia
Padawan
Padawan

Ecco un vero horror. Complimenti @Caipiroska, posso imparare molto da una scrittura come la tua. Soprattutto in questo genere letterario.
Mi è piaciuto molto il modo in cui la situazione si è evoluta da "normale" a "soprannaturale", diciamo così.
Apprezzabile anche l'abilità con cui riesci a scrivere di cose orripilanti con grande naturalezza.
Top!

12Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Mar Nov 05, 2024 8:06 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Il racconto più originale e di più facile lettura, complimenti Caipi. Che poi quasi tutti aspettavano il tuo esordio vista la bravura che hai nel genere horror. Ma tu sei brava in tutto, sei una scrittrice che sa raccontare. E non è poco.

13Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Mar Nov 05, 2024 10:18 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Entriamo in zona podio (ovvaimente non dirò quale tra gli ultimi cinque racconti sceglierò per il podio finale!) con questo racconto a metà strada tra l'horror e lo splatter in cui l'autrice non ci fa mancare proprio nulla in una descrizione della classe davvero esemplare, dettagliata ma per nulla stucchevole o esagerata.
Ho fatto un po' fatica, lo confesso, a percepire la reale inquietudine della maestra quasi che fosse rassegnata a quello che la'ttende e non abbia ne la voglia ne la forza di opporvisi.
Poi arriva quel finale che per me è un vero capolavoro in quanto proprio quando il lettore si sgonfia cercando di nascondere la delusione per l'ennesima storia che si risolve in un incubo notturno, ecco il (contro) colpo di scena.
Ben scritto, con una scrittura nervosa che si adatta perfettamente al ritmo incessante con cui si susseguono le scene (ci sono un paio di refusi che sistemerai senza problemi), questo è un racconto che si avvicina in maniera quasi perfetta a quello che io intendo per horror.


______________________________________________________
Lunedì - Caipiroska Badge-3

14Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Gio Nov 07, 2024 12:22 am

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Spero che @caipiroska non si offenda, ma questo genere di horror non mi è mai piaciuto. Non mi mette paura o ansia, non mi disgusta o altro. E neanche mi toglie il sonno, sia che si tratti di un libro (pochi ma qualcuno non ha retto fin all'ultima pagina) o di un film (che altrettanto raramente arriva al The End). Su altre impostazioni horror, dipende di solito dall’autore, per non tirare il ballo l’onnipresente King o Koontz.  Detto questo per onestà intellettuale, trovo questo racconto in linea col periodo del contest, con una storia che almeno nelle prime righe sembra proprio svolgersi in un normale giorno di scuola, per poi virare immediatasubito nel macabro, con personaggi che sono una chicca. Così come una chicca – anche se ormai l’effetto sorpresa un po’ è scemato – è la scena dei coniugi a letto.
Comunque sia, ho letto il racconto con la curiosità di vedere come si andava a parare e alla fine ho sorriso. Ah, quella mandibola! Il sogno di ogni ortopedico!
C'è qualche refuso, ma poca roba.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

A tommybe garba questo messaggio

15Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Gio Nov 07, 2024 11:17 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

La nostra signora dell'horror è arrivata e ci ha dato tutto l'horror di cui è capace? No. Ci ha dato qualcosa di più. È come se avesse voluto fare la parodia di un horror. D'altronde, Patrizia rende inquietante qualsiasi genere adotti, quindi, sapendo di essere la nostra signora dell'horror, è come se non si prendesse sul serio e giocasse con noi. La cosa mi è piaciuta parecchio. Per quanto riguarda il racconto, mi è piaciuto lo spazio di interpretazione che lascia al lettore. È una cosa che faccio anche io (o almeno ci provo) e in questi casi mi piace leggere i vari commenti e scoprire le diverse teorie. Anche io ho la mia, ma aspetterò la spiegazione.

16Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Gio Nov 07, 2024 12:53 pm

Claudio Bezzi

Claudio Bezzi
Padawan
Padawan

Giudizio folgorato (correttezza formale, trama, qualità narrativa e tutto il cucuzzaro): ottimo, paurosissimo, disgustosissimo. Non ho dormito la notte dopo averlo letto (e le imprecisioni testuali passano davvero in secondo piano).


______________________________________________________
L'uomo fa il male come l'ape il miele (William Golding).
https://alamagoozlum.blog

17Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Gio Nov 07, 2024 11:39 pm

Gimbo

Gimbo
Padawan
Padawan

Un racconto horror con sfumature thriller che crea un'atmosfera disturbante e inquietante. La storia inizia con piccoli dettagli, come il comportamento ambiguo del preside, che introducono un senso di inquietudine. Gli alunni sono creature terrificanti, un mix tra zombie e mostri diabolici, che trasformano la scuola in una trappola spaventosa.
Le descrizioni vivide e cruente dei mostri aumentano il senso di ansia e ribrezzo. La tensione culmina quando gli alunni si rivoltano contro la maestra e la scena finale, con una rivelazione ambigua, lascia un senso di incertezza e inquietudine. In sintesi, il racconto sfrutta elementi sovrannaturali e macabri, giocando sull'angoscia per l'ignoto.

18Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Ven Nov 08, 2024 12:46 pm

Flash Gordon

Flash Gordon
Padawan
Padawan

Ho letto tutto d'un fiato, o meglio due denti e una mandibola che mi scricchiola e quella lo fa per davvero.
La tua scrittura in musica è un canone, un vero crescendo con le immagini che si infilano nella struttura narrativa come gli strumenti nella melodia e alla fine il racconto suona per davvero.
Sai come tessere la trama in sinuosa successione di immagini che si completano una con l'altra sino a raccontare come vuoi e ciò che vuoi.
Groovy!


______________________________________________________
Io sono quell'effimero scorcio d'arancio e di giallo che al tramonto appare per un istante e s'allunga in cielo, prima che la terra volti la faccia e il sole si ritrovi dall'altra parte del mondo.
Io sono sempre dall'altra parte del mondo quando gli altri mi leggono, per questo non esisterà mai un mio scritto.

19Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Ven Nov 08, 2024 2:16 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Interessante la struttura. A una prima lettura sembra un po’ fuori posto il primo segmento ma ripensandoci sopra non è così. La bomba è quello centrale, il vero cuore viscido e pulsante del racconto. Dettagli vividi e raccapriccianti ma con un velo di ironia. Davvero una lettura notevole.


______________________________________________________
Lunedì - Caipiroska Senza_10

20Lunedì - Caipiroska Empty Re: Lunedì - Caipiroska Ven Nov 08, 2024 4:35 pm

Menico

Menico
Padawan
Padawan

Questo si che è un horror, ci sono tutti gli ingredienti al posto giusto.
Inizia in sordina, nella parte centrale si sviluppa provocando paura, apprensione e disgusto per concludersi poi in modo inaspettato.
Ottimo, complimenti.


______________________________________________________
Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.

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