Un altro racconto nel quale prevale la riproposizione di momenti passati, questa volta riproposti in chiave davvero originale, molto più intriganti degli sterili elenchi si altre narrazioni similari in quanto inseriti all’interno di una trama vera e propria, per quanto piuttosto semplice; i robottini vari, simpatici e divertenti, stemperano il clima e fanno virare la storia verso una bonarietà natalizia che ne giustifica appieno l’ambientazione. Avrei apprezzato magari un colpo di scena finale, ma non se ne sente più di tanto la mancanza. Si tratta di qualcosa di surreale, dunque è giusto non porsi troppi dubbi sul perché l’esperienza sensoriale sia stata offerta proprio al protagonista, o come abbiano fatto ad estrarre le informazioni sul suo conto, ecc… Nulla da segnalare sulla scrittura, nel bene o nel male, funzionale e adeguata ma senza particolari picchi. Nel complesso mi ha divertito.
PS: Spero che l’esperienza sia del tutto inventata e non generata da abbondante uso di LSD…
PS: Spero che l’esperienza sia del tutto inventata e non generata da abbondante uso di LSD…