Già leggendolo la prima volta questo 100 mi ha preso per il suo ritmo, i suoi "spazi". Tornandolo a rileggere ho ammirato la costruzione di questo notevole racconto con tanti spunti che voglio citare:
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Eppure stamattina è successo.
Felicissima intro che con "eppure" offre una chiave che non permette di capire come andrà a finire.
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E tu non ci sei.
Che stupore in queste parole scoprendo che la vita continua anche se non ci sei. Ma ancora non sappiamo se è uno stupore dolente o rinfrancante... lo scopriremo.
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un caffe doppio, doppiamente cancerogeno.
in queste critica al caffè "sento" il commento che il tu assente sempre faceva all'io protagonista: il caffè fa male, è cancerogeno, meglio una spremuta!
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Ginger ne segue il volo con attenzione e a me viene da ridere: giorni sprecati, mesi sprecati, anni sprecati.
Fantastica immagine che illumina la riflessione dell'io protagonista. Come guardandosi in uno specchio si rende conto della inanità del suo impegno: ha seguito, inseguito e ascoltato con attenzione un tu imprevedibile e scocciante come un insetto (fastidioso).
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E adesso tu non ci sei.
"E adesso", ancora una indica la questione aperta: dolente rimpianto o gioiosa liberazione?
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Era ora.
La risposta che illumina tutto il racconto, grazie ai "segni" lasciati ad arte nel testo.