A svegliarlo fu un suono cadenzato, insistito, proprio sulla sua testa.
Lo riconobbe immediatamente: era una goccia.
Si alzò e corse alla finestra dove il suo sguardo andò a quella grossa macchia verde che interrompeva il bianco dominante; e proprio nel mezzo di quel verde, la prima piccola margherita.
Scrutò il cielo e scorse in lontananza una macchia nera a forma di “v” in movimento.
Gli occhi gli si illuminarono.
Infine si decise a guardare il grosso melo che nelle torride giornate estive ombreggiava la sua stanza e proprio là, sul ramo più lungo, una piccola fogliolina verde.
Finalmente sorrise.
Lo riconobbe immediatamente: era una goccia.
Si alzò e corse alla finestra dove il suo sguardo andò a quella grossa macchia verde che interrompeva il bianco dominante; e proprio nel mezzo di quel verde, la prima piccola margherita.
Scrutò il cielo e scorse in lontananza una macchia nera a forma di “v” in movimento.
Gli occhi gli si illuminarono.
Infine si decise a guardare il grosso melo che nelle torride giornate estive ombreggiava la sua stanza e proprio là, sul ramo più lungo, una piccola fogliolina verde.
Finalmente sorrise.