Vi lascio questo omaggio di Genoveffa che era molto dispiaciuta, purtroppo dei contrattempi in casa l'hanno distratta facendole saltare tre commenti senza volerlo e pure l'ora x...
Aveva preparato un racconto con tutti i titoli dei cento in gara che mi ha pregato di postare, grazie.
"Cento motivi per essere felice" di Genoveffa Frau
Pensavo fosse un giorno fortunato, non avevo fatto i conti con i ladri di colori che ne avevano scippato tutti i componenti e le sfumature rovinando la gioia dell'ingresso nella mia nuova casa.
La trovai colma di mobili in un freddo e infinito vuoto, neppure Icaro si sarebbe soffermato a mettere piede in quell'amorfa e gelida assenza di calore.
Oh! dov'era finito il mio sognato giorno felice, sicuramente i mostri segnalati nel 1956 erano ancora in circolo per rovinarci la vita, avevano preso il comando e le redini del mondo intero senza che nessuno potesse fermarli, temevo anche per la famiglia del mio compagno, in vacanza premio con la squadra d'Arozza per festeggiare la vittoria del campionato regionale, spero abbiano trovato rifugio nel bunker scavato anni prima in mezzo al campo della città che li ospita.
Avrei dovuto accettare la proposta del viaggio, ho voluto risparmiare ed ora ne pago le conseguenze, intrappolata in casa devo subire quella luce negli occhi puntata da sgorbietti blu che credono di essere immortali e potenti, spegnendo anche la notte stellata assorbendone l'energia per rigenerare se stessi, forse per apparire ai consigli cosmici del loro mondo più forti di prima?
Non capivo esattamente cosa volessero da noi umani, avrebbero dovuto essere distanti da noi miliardi di anni luce, accidenti non riuscivo quasi più a ragionare lucidamente.
In cielo come in terra circondati da pura energia, pensare ad altro mi parve una cosa stupida, dovetti concentrarmi su Memo che nella sua apparente calma nascondeva il terrore del dolore più della morte.
Lo sentii bisbigliare con finta spavalderia al mostriciattolo proveniente dalla Nova Vetus Soli, certamente in via d'estinzione, di andare a pregare e confessarsi;
a pochi metri dalla casa c'era una chiesa, le stelle che addobbavano le pareti erano spente, nessuno lo avrebbe visto.
Il mostriciattolo lo guardò stupito e finalmente nella nostra lingua rispose:-Mi raccomando, non dirlo alla notte, vorrei capire di più sulla fede di voi umani, spero di trovare risposte-
-Tranquillo amico, non dirò niente, quando lo farai, proverai gioia e ti si aprirà un nuovo universo, per te sarà come vedere le stelle in una luce diversa-.
Io e Memo Ci addormentammo stremati dal terrore, attendendo un miracolo.
Al risveglio i colori erano tornati al loro posto, mi ritrovai nel letto tra le braccia del mio uomo che mi sorrideva con tenerezza.
Era stato un brutto sogno, un incubo causato dallo stress, che sciocca, casa dolce casa, il tuo calore si eguaglia a quello del mio amore per Memo, sono felice e fischiettando mi sciolgo dall'abbraccio e vado a preparare la colazione, la prima nella nostra bella e accogliente cucina.
Suonano alla porta, chi mi cerca a quest'ora del mattino? Un fattorino.
Telegramma di licenziamento senza preavviso, non importa, oggi niente rovinerà la mia felicità, ci penserò domani, non ho mai avuto difficoltà a trovare un nuovo lavoro nelle agenzie di compravendita di immobili, avevo già pensato di annunciare le mie dimissioni, quell'ambiente non mi era mai piaciuto, troppo rigidi per piccolezze di poco conto.
-Amò vieni, la colazione è pronta-.