Couleurs de l'incendie (I colori dell'incendio) di Pierre Lemaitre

COULEURS DE L'INCENDIE (I COLORI DELL'INCENDIO) - PIERRE LEMAITRE
Mi sono innamorato di Lemaitre dopo aver letto una trentina di pagine del primo libro della sua trilogia - Au revoir là haut https://www.facebook.com/photo/?fbid=2823934651210218&set=gm.4119971911352359 - e posso solo dire che non mi sono sbagliato.
Couleurs de l'incendie (I colori dell'incendio nella traduzione italiana) secondo romanzo della tirlogia che si concluderà con "Miroir de nos peines (Lo specchio delle nostre miserie) è un altro romanzo di una bellezza straordinaria.
Lemaitre sviluppa una trama non dissimile da quella del primo romanzo, per cui troviamo quelli che potremmo definire "i nostri eroi" che vengono traditi, ingannati dalle persone delle quali più si fidavano e loro più vicine e man mano che la storia prosegue trovano il modo per vendicarsi in maniera tanto sottile quanto rumorosa nei suoi effetti finali.
Gli eroi di questo romanzo sono madeleine Pericourt che già abbiamo incontrato nel primo romanzo e suo figlio Paul che nelle prime pagine del romanzo tenterà il suicidio mentre sta partendo il funerale del nonno, gettandosi da una finestra e andando a schiantarsi proprio sulla bara dell'avo rimanendo paralizzato a vita.
Lemaitre racconta vicende drammatiche con un tono leggero, spesso ironico e tiene avvinto il lettore affiancando alla storia che vuole raccontarci la Storia, quella vera, quella del fascismo e del nazismo che avanzano in Europa e in Francia e quella degli scandali finanziari e bancari che hanno sconvolto la vita di migliaia di francesi negli anni trenta. C'è un'abilità notevole di Lemaitre nel disegnare i suoi personaggi in modo tale che, in questo romanzo più ancora che nel primo, i "cattivi" non riescono ad essere del tutto antipatici e mantengono un'umanità che in più pagine consente al lettore di solidarizzare con loro; e, d'altra parte, i "buoni" alla fine usano mezzi non proprio leciti, tramando nell'ombra e servendosi di piccoli delinquenti per ottenere il loro scopo.
In questo senso Madeleine, la vera protagonista del romanzo, finisce per diventare "quasi" antipatica soprattutto quando, sul finire del libro sembra, agli occhi del lettore, voler superare un confine considerato inaccettabile.
A tal proposito c'è un momento in cui Madeleine e Dupré (uno dei personaggi più belli del romanzo in assoluto per me) sono uno di fronte all'altro nel loro "solito" bar e si fronteggiano scontrandosi proprio sulla liceità dell'ultima vendetta da portare a termine.
la scrittura di Lemaitre (anche leggendolo in francese) è semplice e scorrevole, le pagine si divorano, soprattutto da metà romanzo in poi e l'autore stesso non disdegna, in più di una circostanza a intrattenersi direttamente con il lettore chiamandolo direttamente in causa a esprimere un parere.
E non si può certo dire che Lemaitre nasconda il suo reale pensiero sulle vicende storiche che fanno da corredo al suo romanzo!
Da leggere assolutamente, i suoi personaggi rimangono con il lettore ancora parecchi giorni dopo la fine della lettura.