Di questo racconto preferisco la prima parte. I due tredicenni alle prese con un sentimento più grande di loro, la prima sigaretta, il gioco quasi infantile di Mary di completare le frasi di lui, i primi baci suscitano tenerezza.
Mary però non è così innocente, né lui così ingenuo da non sospettare quali cose insegnino alla ragazzina gli uomini che la prendono per mano e la conducono nel retro della portineria.
Quando ai sospetti subentra la scoperta della realtà, l’idillio sfocia nel dramma.
L’ultima parte, aggiunta per assicurare un lieto fine al racconto, non mi convince. Avrei preferito un finale sospeso tra il dire e il non dire.
Mary però non è così innocente, né lui così ingenuo da non sospettare quali cose insegnino alla ragazzina gli uomini che la prendono per mano e la conducono nel retro della portineria.
Quando ai sospetti subentra la scoperta della realtà, l’idillio sfocia nel dramma.
L’ultima parte, aggiunta per assicurare un lieto fine al racconto, non mi convince. Avrei preferito un finale sospeso tra il dire e il non dire.