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Mi chiamo Anna e un giorno sono passata di qua

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gdiluna
Arunachala
digitoergosum
Petunia
8 partecipanti

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Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Ironia tragica:
«Settemiliardi e mezzo di esseri umani vivevano in centoquarantottomilioni di metri quadrati di terra.» 
La mia insegnante ci tiene che impariamo i dati a memoria. Dice che ci torneranno utili per comprendere la storia dell’evoluzione umana. 
Oggi che la terra è popolata da due miliardi di uomini e che la terra disponibile è trentacinque milioni di metri quadrati, più o meno, sembra impossibile che un tempo le cose fossero tanto diverse.
Dopo la grande inondazione che ha ridotto gli spazi abitabili, per garantire a tutti una buona sopravvivenza nel pianeta, gli uomini hanno imparato a gestire le risorse disponibili e tutto funziona a meraviglia.
La mia scadenza naturale sarà fra quindici anni e sette mesi, sempre che non mi capiti qualche imprevisto. Trenta anni esatti dalla nascita come è scritto nel contatore che mi hanno installato nel petto, sopra la zona del cuore. 
Mi fa rabbrividire il pensiero che prima gli uomini nascevano e non sapevano quale scadenza avessero. Nella terra regnavano il caos e l’ingiustizia.
Alcuni uomini vivevano anche più di cento anni, altri non arrivavano a tre. E che dire del cibo? C’era chi mangiava moltissimo e chi moriva di fame. 
Queste ingiustizie sono state rimosse, per fortuna. La razione di cibo è per tutti la stessa, ovviamente tenuto conto del sesso, dell’età e del tipo di lavoro. 
Man mano che ci si avvicina alla scadenza, le razioni vengono ridotte, così si facilita il distacco. 
I miei genitori sono scaduti cinque anni fa. Mio padre costruiva ponti e mia madre lavorava alla diga di dissalazione per rendere l’acqua potabile. La mamma mi ha insegnato tutto quanto c’è da sapere e fra un anno, quando avrò completato gli studi, farò anch’io lo stesso mestiere.
Qualche mese prima della scadenza dovrò istruire i nuovi arrivati, così che non ci siano intoppi. 
L’ insegnante ci ha raccontato che molti anni fa c’erano persone che, per lavoro, regalavano emozioni alla gente. Si chiamavano “artisti”, una parola molto difficile da pronunciare.
Io non so a cosa potessero servire le emozioni. Di sicuro non si mangiavano e neppure si bevevano. Pare che le emozioni facessero stare bene. 
Devo dire che sarei molto curiosa di provarle, ma mi hanno spiegato che sono pericolose e ormai introvabili.
Io sento una sensazione strana quando, di notte, mi metto a osservare le stelle. Non l’ho mai detto a nessuno prima. È come se il cuore mi balzasse dal petto e raggiungesse il cervello per poi uscire, come una goccia, dagli occhi. 
In quei momenti, mi viene voglia di scrivere. È una pulsione irrefrenabile, come se una parte di me venisse da un luogo sconosciuto. 
Penso che sia importante farlo e che quando non ci sarò più, qualcuno potrà ricordarsi di me. 
Terra piccolo fragile miracolo 
nel freddo e buio illuminato dal tuo azzurro
Terra da respirare, terra da nutrirsi 
Terra sudata, calpestata, sfruttata
Madre e padre 
Terra da amare, da odiare,da conquistare
e sentire che alla Terra appartengo
sono della stessa sostanza
eppure desidero il cielo
e mi lascio stupire da stelle ignare
con la voglia di raggiungere l’infinito.

Ciao, mi chiamo Anna e un giorno sono passata di qua.

Ospite


Ospite

«No è che finì finì male col diluvio?» E l'uomo cerca la sensazione della vita quella che pulsa, quella delle diversità e in quel pulsare l'angoscia del futuro sale, quel futuro che globalizza e condivide le anime rendendole compartecipi della quotidianità programmata dal sistema. Un forte grido s'erge dalla scrittura e la voglia di non perdere la dignità vera e pura dell'uomo appare perentoria e accanto a questo grido di dolore, nell'asetticità della prima parte del racconto emerge la parte umana e consueta dell'uomo stesso che sempre racconta della vita, degli affetti e della famiglia.
Un tocco di scrittura che ci presenta una Petunia amorevolmente romantica in questo quadro malinconico che sembra voler dipingere un uomo del futuro triste e globalizzato privato del tutto delle emozioni e delle sensazioni. Lasciatemi essere quel che sono e poi, ciò per cui lo scrittore vive. Un giorno ricordatevi di me... e l'orma rimase sul foglio per sempre. 
In un epitaffio scritto per sé il poeta latino, mio conterraneo, Marco Pacuvio così scriveva:



 
«ADULESCENS, TAMETSI PROPERAS, HOC TE SAXUM ROGAT
UT SESE ASPICIAS, DEINDE QUOD SCRIPTUM EST LEGAS:
HIC SUNT POETAE PACUVI MARCI SITA
OSSA. HOC VOLEBAM NESCIUS NE ESSES. VALE
»

«Anche se vai di fretta, giovane, questo sasso
ti implora di guardarlo, e che tu legga cosa
c'è scritto sopra. Qui riposano le ossa del poeta
Marco Pacuvio. Non volevo che lo ignorassi. Addio.»

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Ma che bello Gian, quell’epitaffio I love you
È perfetto... 
Grazie del passaggio:Mi chiamo Anna e un giorno sono passata di qua 39bef110

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Petunia, il tuo è un racconto molto, molto bello. Un mondo e un panorama distopico, con quell'inondazione che, seppur non si dice, si immagina causata da qualche esperimento maldestro degli umani, o come autodifesa della natura per l'inquinamento. Un mondo disumanizzato, dove viene appena mantenuta ai minimi vitali il significato, anzi, l'utilizzo della famiglia. E poi...quel meraviglioso sorgere dal cuore l'arte, sebbene Anna nemmeno la riconosca nel mentre che la realizza. Mi chiamo Marcello e un giorno, fortunatamente, sono passato da qui.

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Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Grazie Digito per essere... passato da qui 🙏 e per il commento così bello⭐Like a Star @ heavenLike a Star @ heaven

A digitoergosum garba questo messaggio

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

pezzo breve e intenso, carico di poesia tra le righe, quella poesia tipica di un artista.
davvero bello, tristemente distopico e forse vicino più di quanto si pensi.
un fiore che nasce in mezzo al cemento, questa è la voglia di scrivere di Anna, e per quanto debole, un fiore nasce ovunque.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Mi chiamo Anna e un giorno sono passata di qua Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

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Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Grazie Aruna 🙏🏻Like a Star @ heavenLike a Star @ heavenLike a Star @ heaven

gdiluna

gdiluna
Younglings
Younglings

Nel tuo racconto, che ho trovato bellissimo, ci sono personaggi sottintesi: quelli che hanno fatto le regole, costruito il sistema e organizzato i controlli per farle rispettare. Da sempre, con strumenti e "morali" diverse, esistono gruppi di persone che cercano di tenere sotto controllo la maggioranza delle persone raccontando loro che sono parti di un mondo di uguali o di privilegiati. Da sempre i ribelli, i sognatori, gli artisti sono riusciti a rompere gli schemi e sovvertire l'ordine delle cose. Grazie di ricordarcelo in tempi nei quali siamo sempre più isolati in spazi di privilegio. Mi domando solo se "passare di qua" possa davvero bastare.

https://parolemiti.net/

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Grazie del passaggio  @gdiluna . Mi fa piacere tu abbia apprezzato 🙏

Ospite


Ospite

Non mi accorgo mai di tutto, c'è sempre qualcosa che sfugge, qui dentro.
Grazie per questo piccolo, immenso dono, Pet.

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Ma grazie a te Tom per avermi letta😘

gabriele59


Viandante
Viandante

Buonasera Petunia. Bello il tuo racconto, bella l'ispirazione inquietante e triste. D'istinto - ma proprio soltanto d'istinto - mi ha fatto venire in mente alcuni aspetti di 1984 di Orwell, quello più combattivo, il tuo più elegiaco e rassegnato. Ma ciò che mi è piaciuto di più è la poesia di chiusura. Io ci voglio vedere un certo tipo di speranza.

A Arunachala e Petunia garba questo messaggio

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Grazie del passaggio e del bel commento  @gabriele59

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Carissima, ho letto questo brevissimo racconto tutto d'un fiato: mi hai portato in un mondo triste, dove tutto è già conosciuto fin dall'inizio della consapevolezza della vita. Nessuna sorpresa, nessun sogno da provare a realizzare, nessuna preoccupazione per cibo o altro, ma anche nessuna paura (che a volte fa da molla per migliorarsi), nessun cambiamento di generazione in generazione.
Mettendo sulla bilancia le sicurezze, anzi le certezze di una vita scontata e l'aleatorietà di una vita da costruire giorno per giorno, inventare giorno per giorno... che scelta faremmo? Non posso pensare ad un mondo senza emozioni, anche se a volte si soffre. Sei stata bravissima a farci vedere i due piatti di questa favolosa bilancia che si chiama Vita.
Questo ci ho voluto leggere. Grazie.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Grazie per la lettura e il bel commento  @Susanna 🌼🌺🌷

Ospite


Ospite

Commento eliminato dal sottoscritto.
Sorry, Petunia.



Ultima modifica di Rasalgethi il Ven Set 10, 2021 12:47 pm - modificato 1 volta.

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Grazie del passaggio  @Rasalgethi



Ultima modifica di Petunia il Mar Set 07, 2021 10:30 pm - modificato 1 volta.

Pecco73


Younglings
Younglings

Mi hai fatto pensare un po' a 2001 Odissea nello Spazio, un po' a Blade Runner, un po' a 1984, un po' a Fahrenheit 451. Ma con un tocco autoriale personale inconfondibile.
🙂

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Grazie  @Pecco73

A Pecco73 garba questo messaggio

Ospite


Ospite

Questo commento è stato rimosso perché non conforme alle linee guida del forum e perché ritenuto offensivo per l'autore.

Phoenix 🧐

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Grazie  @dannidanni ci va giù pesantuccia eh? 
Accetto tutto ci mancherebbe ma non la mancanza di rispetto. Quanto a copiare vacci piano con le affermazioni… 
Questo non mi aiuta affatto e non penso che sia lo spirito di questo forum. 
Comunque grazie per la lettura.

A vivonic e digitoergosum garba questo messaggio

Ospite


Ospite

Non hai letto altro e la conosci così bene?
A me sembri un provocatore, una provocatrice.
Petunia non ha bisogno di difensori.
E non aggiungo altro.

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Com'è strano il mondo del lettore. Ho letto bellissimi racconti qui in questo splendido luogo. Ma dire quanti mi siano entrati nella pelle, quanti a distanza di mesi me li ricordo già dal titolo...lì cambia un mondo. Questo è uno di quelli, che ho già commentato, che appena leggo il titolo mi sovvengono le immagini. Da questo sito traggo rimembranza dal tuo, da "Il Geisher", da alcuni racconti del secondo step (a mio parere o step più poetico e più bello) però poi prendo atto che ci sono commenti come quello di dannidanni, che comunque va accettato perché è lettrice. Posso solamente ribadirti che questo racconto è bello, dannatamente bello ai miei occhi. E ora andrò a leggere con curiosità i racconti di dannidanni perché devo imparare a scrivere.

A Petunia garba questo messaggio

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

dannidanni ha scritto:Scrivi bene. Questo testo è davvero ben condotto. Non vi ho trovato, però, quella ricerca, da cui sono affascinata. Racconto breve, distopico, bella idea, e il resto dov'è? Mi spiegherai meglio la storia da dove è nata. La poesia del finale, poi, è piuttosto banale. Insomma, mi aspettavo qualcosa di diverso e non è gusto personale! Non ho letto altro di tuo e spero di ricredermi. Non sono un critico ma il fatto di venire iscritti a questo sito ed essere brava è una nota di demerito a tuo sfavore. Questo è un bel testo ma messo così sembra una scopiazzatura di argomenti già sentiti. A presto.
dannidanni, perdonami se intervengo, ma stai andando oltre.
va bene criticare un racconto, va benissimo
ma dovresti cortesemente motivare le critiche.
il tuo commento pare un semplice assalto all'autrice, per che motivo è difficile da capire.
lungi da me il pensiero di difendere Petunia, non ne ha certo bisogno.
c'è invece bisogno di moderazione sul tuo commento, che va oltre le righe.
se poi, cortesemente, prima di criticare altri fai una revisione ai tuoi testi vedrai che ci guadagnamo tutti.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Mi chiamo Anna e un giorno sono passata di qua Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

A Hellionor e Petunia garba questo messaggio

Phoenix

Phoenix
Admin
Admin

dannidanni ha scritto:Questo commento è stato rimosso perché non conforme alle linee guida del forum e perché ritenuto offensivo per l'autore.

Phoenix 🧐

🧐 Per adesso ho rimosso solo il commento, ma se mi impegno so fare di meglio, neh. 🧐


______________________________________________________
La gloria o il merito di certi uomini è scrivere bene; di altri, non scrivere affatto.

Jean de La Bruyère

A Hellionor, Arunachala, vivonic, Petunia, Danilo Nucci e digitoergosum garba questo messaggio

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