Quasi come fossero vissute, per dir così.
Lo stile è ciò che più mi ha entusiasmato in questo racconto: è concreto, fluente, elegante persino, a parte qualche termine un po' desueto.
Ma soprattutto è uno stile che lascia trasparire tutta l'emotività, il pensiero, della donna che c'è dietro. Intendo il personaggio, non l'autrice. E questo è un pregio che poche scritture hanno.
La vicenda in sé non sfrutta le mie tematiche preferite, ma si è fatta leggere comunque con interesse. Non ho percepito quel che altri commentatori hanno riportato, cioè il fatto che la felicità di Liliana dipende da una "concessione" del marito.
Per carità, è un'espressione della mentalità di quegli anni, ma al tempo stesso è tutto così logico e coerente che è sembrato davvero normale evoluzione di un rapporto di coppia. Ancora attuale, in fondo il rapporto di coppia è basato anche sulla quota economica che ciascuno dei due può versare nella "cassa comune", con conseguente diverso peso.
E questo trovare una direzione dei due protagonisti mi ha davvero rincuorato e reso la lettura ancora più piacevole.
Sai che ti dico? Che devo cominciare anche io a trovare le mie piccole occasioni rivoluzionarie.
STOP al restare appiattiti sulla vita che scorre sempre eguale!