Buio

Cara Autrice, Caro Autore,

un gran bel racconto. Scritto (e descritto) molto bene. Il mercenario senza tempo è un personaggio estremamente affascinante. Tragicamente attuale. La cornice iniziale che si richiude alla fine può forse togliere un po' di sorpresa ma ha il pregio di tenere il lettore perennemente sul chi vive.
La ricchezza di descrizioni non appesantisce la lettura e contribuisce a creare un'atmosfera che racchiude il lettore in un guscio protettivo, isolandolo dal resto del mondo (ok, non ho capito nemmeno io quello che ho scritto).
Piaciuto molto.
Complimenti.
Grazie.

Racconto affascinante, almeno per me.
L’incipit è subito disturbante e allontana il lettore dalla sua zona di confort, lasciando la curiosità su chi sia il personaggio sotterrato.
Si passa poi dal buio sotterraneo alla luce abbagliante del sole, e qui si prosegue più lentamente, forse troppo lentamente, in una storia che intreccia presente e passato.
Forse il racconto della storia del soldato è un po’ troppo dettagliato e poco fluido e toglie tensione, ma è interessante. La situazione in Ucraina invece è drammaticamente centrata purtroppo. Speriamo che a gennaio 2022 saremo in una situazione migliore di quella descritta, e senza l’esplosione della centrale nucleare di Rivne.
Questa scelta di spezzare i discorsi diretti è un azzardo e non so se mi sia piaciuta. Sicuramente è particolare.
Il finale riporta il racconto sul suo binario horror.
Grazie perché ho imparato cos’è la teriaca (thanks anche wikipedia) e ho scoperto che i fiumi ucraini Dnestr e Dnepr si chiamano in italiano Nistro e Boristene.
Qualche refuso già segnalato.

Ciao, Autore. 
Quando ho letto il tuo racconto, ho pensato che se me lo fossi ritrovato in una raccolta di Edgar Allan Poe non mi sarei accorto del fatto che non lo avesse scritto lui.
A questo punto potrei anche finire il commento qui, non credi?
Pensa che quando col CdL ci siamo espressi sull'ammissibilità dei racconti, in calce al tuo non ho scritto "Ammissibile", ma "Wow".
Una cosa è strana, ma forse neanche più di tanto: mi sono subito chiesto perché avessi deciso di utilizzare per questo testo la cornice, come ti ha detto Asbo. Sono perfettamente totalmente d'accordo con lui, ma noto che siamo in due tra tutti, quindi probabilmente è la prova che avevi ragione tu
Io ti faccio i miei complimenti. Per me sei stato bravissimo, non ho veramente un accidenti da dirti quindi concludo così il commento più inutile della storia di DT.

Be', c'è poco da dire su questa perla, lo ammetto. Sono stato catturato tutto il tempo dalla tua straordinaria capacità descrittiva, sensoriale la definirei, carissimo autore. E forse sì, c'è qualche refuso, una cosa strana a dire il vero, visto come hai cesellato le frasi, e forse sì, in effetti la cornice ha colpito poco anche me, ma devo dire che tutto passa in secondo piano. Insomma, come Viv qua sopra anche io temo di non poter fare un commento molto utile. Ti ringrazio per la lettura e a rileggerci presto!

Ho immaginato subito che si trattasse di un uomo chiuso in una bara, ma ciò non toglie nulla alla bellezza espressiva di questo racconto.
Mi è piaciuta molto la storia, l'ambientazione e l'interpretazione dei paletti.
Anche i personaggi sono dipinti bene e il finale funziona, come un cappello appeso al chiodo che hai piantato all'inizio.
Ottimo.

Scrittura corretta a parte qualche refuso che non guasta. Ritmo che definirei, rivangando il passato, inkalzante.

Una storia curiosa, non l'ho percepita troppo horror, un horror attenuato direi, soprattutto per la "calma" dei due personaggi, il soldato che racconta la sua storia, la vecchia che ascolta. Sembrano dapprima due punti lontani, che procedono ciascuno per conto suo e che non s'incontreranno mai. Invece hanno molto in comune, sono complementari e il finale è la giusta chiusura di un cerchio, di un ciclo, che si compie dopo centinaia di anni.

Questo è un racconto di spessore, che denota grandi abilità narrative dell'Autore. Lo deduco principalmente dal lessico, ampio e diversificato. Anche le conoscenze geografiche sono profonde, così come i riferimenti storici. Ho sicuramente imparato qualcosa.

Grazie e complimenti!