Se mi chiedi cos'è una famiglia

Un racconto delicato e ben condotto, con una voce narrante che mi ha convinta per tutta la narrazione, sempre coerente. 
I paletti mi sembrano inseriti in maniera semplice ma efficace, i personaggi hanno una buona caratterizzazione, specialmente Lea con le sue cose e altre pennellate sparse.
Piaciuto.
Ele

Ciao, Autore.
Dulcis in fundo: ho tenuto questo racconto per ultimo per un motivo preciso. Per me è il racconto più bello dello step, e sono sicuro di non sbagliare nel pensarti sul podio. Questo perché a una conduzione magistrale di trama e caratterizzazione dei personaggi hai unito un ritmo coinvolgente, delle emozioni potenti e, non ultimo, un messaggio fortissimo, di denuncia sociale e di attualità. Insomma, tutto ciò che vorrei leggere in un racconto. Dobbiamo aggiungere a questi ingredienti il perfetto inserimento dei paletti, con un salotto davvero protagonista.
A me la parola "famiglia" fa molto paura. Il suo senso etimologico va a farsi fottere spesso e volentieri, preda di strumentalizzazioni e mistificazioni dettate spesso dalla bandiera del momento.
In realtà non è solo la parola a farmi paura, ma l'idea in sè. Sono molto platonico in questo senso: basti pensare alla terrificante percentuale di quanti reati succedano proprio in "famiglia", e di quante cause civili tra "famigliari" siano pieni i nostri tribunali.
Un racconto come il tuo è una benedizione, in qualsiasi momento storico.
Grazie.

Grazie di cuore per aver accolto con le braccia aperte questo mio racconto. Chiedo innanzitutto scusa per i refusi, a una lieve disgrafia si è unito anche il fatto che non ci vedo una cippa a na certa, e questo è il risultato .
E che bello che lo abbiate votato in così tanti, è stato commovente e davvero emozionante, era da tempo che non mi capitava un riconoscimento, e devo dire che è una bella iniezione di autostima, delle volte mi sono chiesta se non valesse la pena lasciar perdere la scrittura. Ora per un po' non ci penserò .
Quando scrivo attingo un po' dalla mia storia, per parlare di qualcosa che conosco.
Io sono Lea,  le cose di Lea sono le mie cose, in realtà.  Ho una mamma che mi ha fortemente voluta e mi ha trasmesso il suo bel cognome, un patrigno che mi ha portata a rubare i pomodori da piccina e che mi ha insegnato a cucinare.
Sono felice che questo racconto sia entrato nei vostri cuori.
Grazie a tutti, poi tornerò per rispondervi meglio 🥰

Il tuo racconto mi ha oltremodo emozionato e posso dirti che hai saputo trasmettere molto bene quello che di te hai raccontato nel tuo post. Adesso che l'ho letto, è ricomparsa la commozione (diciamo il magone se sai cosa significa) della prima lettura.
Una lettura che ricorderò.

Da papà mi sono identificato nel protagonista del racconto, una figura bellissima. Scoprire che questo personaggio è realmente esistito mi emoziona e mi fa ancora più felice. Sono veramente contento per te, a maggior ragione questo primo posto vale davvero tanto.

Realmente esistito ovviamente in senso lato, neh.
L unico personaggio molto reale è Lea nella sua infanzia; gli altri sono ispirati a... Ma poco di più.

Auguri Ele, bravissima

Bravissima Ele!!!
Guai a te se pensi ancora a quella cosa strana che hai detto sopra! Qualcosa del tipo sul lasciar perdere la scrittura... ma credo di aver letto male.