Abbiamo tutti una scadenza da rispettare, ognuno con i propri tempi dettati da un universale indefinito che sta ovunque intorno a noi e a cui non possiamo sottrarci.
Non ho paura della mia morte, non mi spaventa lasciare questo mondo.
È il dolore degli altri che diventa per me insopportabile.
Di chi vivrà senza di me, e ancora di più di chi se ne andrà lasciandomi qui.
Quel respirare senza ossigeno, quei riflessi di me che si sgretolano nei ricordi.
Visi immobili sopra scritte dorate che segnano il passaggio su questa terra.
È sopravvivere all’assenza che mi spaventa, più della morte.
Non ho paura della mia morte, non mi spaventa lasciare questo mondo.
È il dolore degli altri che diventa per me insopportabile.
Di chi vivrà senza di me, e ancora di più di chi se ne andrà lasciandomi qui.
Quel respirare senza ossigeno, quei riflessi di me che si sgretolano nei ricordi.
Visi immobili sopra scritte dorate che segnano il passaggio su questa terra.
È sopravvivere all’assenza che mi spaventa, più della morte.