La maestra le aveva comprato una fetta di torta al cioccolato; il profumo era buonissimo, ma l’unico boccone le si piantò come un sasso alla bocca dello stomaco.
Non due. Una sola valigia. Dentro c’erano le sue cose più amate, eppure l’avrebbe presa a calci se solo avesse trovato il coraggio e un angolo nascosto per farlo.
Gianna le tolse il nastro blu dai capelli e glielo annodò al polso. «Così non lo perderai.»
Agnese lo accarezzò.
Una giovane donna dalla pelle bruna e con la divisa rosso-bianco-blu era al loro tavolo; maneggiava nervosamente lo smartphone e beveva una bibita gassata.
La voce sintetica degli altoparlanti annunciò qualcosa di incomprensibile.
Gianna fece un cenno alla bambina.
Agnese la salutò. «Quindi se non ti vedo più vuol dire che muori?»
La maestra sorrise e scosse la testa. Le mostrò che indossava un nastro bianco identico al suo e ripeté una frase che diceva spesso. «Hai fiducia nel destino?»
Si abbracciarono per l’ultima volta. Agnese girò la testa diverse volte mentre la giovane con la divisa la portava via per mano.
Poco prima di una lunga fila di persone, l’accompagnatrice si mise a fare il ballo della pipì; la bambina si mise a ridere.
La giovane disse qualcosa di incomprensibile poi si accovacciò arricciando il naso. «Aspetta qui, ok?»
Agnese annuì; restò sola davanti al bagno delle donne stringendo forte la maniglia del trolley.
Un uomo con la divisa bianco-blu le si avvicinò.
«Ciao, Agnese.»
Lei non rispondeva mai agli sconosciuti.
Lui scoprì il polso: aveva un nastro rosso identico al suo. «Hai fiducia nel destino?»
Ultima modifica di Achillu il Ven Ott 06, 2023 9:49 pm - modificato 2 volte.