Se avessi letto, "ascoltato", questo testo in versione audiolibro, aldilà di non aver goduto del piacere della lettura, avrei detto: gran bel lavoro. Avrei ascoltato una vera lezione da cui imparare tante cose, nozioni ed esperienze di vita. L'ultima lezione sotto forma di commiato di un insegnante di fronte ai propri amati studenti. Però, con piacere, l'ho letto veramente e non posso negare quanto il "muro di parole", benché funzionale alla lezione, mi abbia dato fastidio. Questioni personali, ovviamente.
Se m'immagino un po' che persona è stato il tuo Asclepio, mi viene in mente un uomo talmente innamorato del sapere da averci dedicato tutta la vita, non solo attraverso l'apprendimento ma anche attraverso la condivisione con gli altri, in primis i suoi studenti. Ecco dunque che penso ancora: nonostante fosse l'ultima, non credo che sia stata la più bella lezione di Asclepio. E credo che questo sia dovuto proprio al fatto che fosse l'ultima, poiché, è naturale, parla anche di sentimenti e ruota intorno alla domanda: cosa rimarrà?
Non voglio criticare la scelta narrativa dell'aut, ci mancherebbe, ma il personaggio è affascinante e, sensazione mia, avrei preferito ascoltarlo, come dire, in condizioni migliori.
Ho intuito tra le righe che la malattia di Asclepio possa essere l'Alzheimer, anche se all'epoca non si conosceva ancora.
Veniamo ai paletti: la camera da letto è decisamente in ombra, appena accennata. La scena principale, la lezione, si svolge poi in giardino. Non ritengo sia soddisfatto il paletto principale, ok il giardino, ok Alessandia e il 79 d.c. Lo scriba / pittore c'è giusto perché ci deve essere. Genere. Monologo, senza dubbio, almeno per me.
La scrittura è buona anche se si fa fatica a capirlo nell'immediato, proprio per come si presenta graficamente. Il lettore deve scavare un po' prima che emerga, questo testo necessita di una media di numero di letture più alto rispetto al normale.
Anch'io credo che la datazione iniziale sia superflua.
In definitiva, un testo discreto che non mi ha particolarmente colpito.