Il viaggio

Mi è piaciuto molto come hai inserito Pasolini nella tua storia, con eleganza ed a sorpresa. A gusto personale non amo particolarmente un testo così spezzettato, anche se non sono mancati momenti poetici che ho apprezzato. Bella tutta la prima parte, raccontata con dovizia di particolari, la seconda parte (quella che si svolge in Argentina) perde un pò di fascino, anche nella scrittura. Come già detto da un lettore precedente, bella l'idea di strappare il libro di poesia e spargere i coriandoli al vento in segno di libertà, un pò meno che le pagine strappate possano "essere comprensibili a tutti". Comunque un bel lavoro, grazie.

Ciao Aut-

Ho trovato anch'io i diversi refusi che non ripeto, ho controllato che ti sono già stati segnalati. Anche la punteggiatura andrebbe secondo me controllata, in particolare nei (pochi) dialoghi, nei quali a volte vai a capo anche se il discorso diretto prosegue.
Ho notato che vai a capo praticamente a ogni punto fermo, con poche eccezioni; scelta particolare, che non riesco a giudicare.
Il racconto senza quasi dialoghi secondo me allontana dai personaggi, anche perché hai usato una narrazione con parole distanti dal mondo contadino che descrivi.
Secondo me è azzeccata l'alternanza tra citazioni e narrazione (anche se, per mia ignoranza, non ho riconosciuto l'opera).
Il punto di vista è poco chiaro: nella prima parte sembra su Susanna oppure su Pierpaolo, ho riletto alcune volte e non trovo agganci per capire che in realtà il racconto proseguirà su Martino/Martin.
Anche tu come altri hai tradotto "treno delle nuvole" mentre in realtà è "treno a nuvole" (per contrasto a "treno a vapore").
I paletti li ho trovati: genere storico, treno a nuvole, fioraio (quest'ultimo abbastanza marginale), anni 1940. Ottimo l'inserimento della cantina.

Grazie e alla prossima.

Le idee migliori, come ben sapete, arrivano due giorni prima della scadenza.  
Come avete giustamente fatto notare, il racconto era carente perché poco curato specialmente nella seconda parte, poco amalgamato come spesso succede in molti miei scritti.  
Ringrazio tutti per le attente osservazioni di cui ho già fatto tesoro.
A 100 anni dalla nascita di Pasolini, Roma è piena di iniziative, mostre, dibattiti, foto e testimonianze. La mia è stata una ricerca interiore e non solo, magari poco riuscita, del pensiero di un personaggio che ho conosciuto e apprezzato negli anni, uno fuori dal suo tempo, avanti agli altri e per questo scomodo e incompreso.  
Proprio questa notte veniva ucciso. Mi sembrava quasi doveroso parlare di lui.