Sempre restando coi numeri, abbiamo traguardato la metà del nostro viaggio, un giro di boa, e chissà, con i paletti che ci siamo giostrati sulle tastiere – davvero complessi da gestire nel loro pazzesco insieme - anche superato la crisi del settimo step.
Per prima cosa devo fare i doverosi complimenti a tutti: indipendentemente dai commenti e dai voti che ne sono derivati, abbiamo letto anche questa volta racconti davvero interessanti e curati nella preparazione, qualcuno leggero (e non è un difetto, anzi, ridere o sorridere di questi tempi è salutare), altri più impegnati, altri ancora su cui è stato necessario ragionare per bene prima di esprimere un giudizio ( @digitoergosum ne sa qualcosa, vero?).
Ho avuto inoltre la netta impressione che vi sia anche una maggior cura nella stesura dei testi, come qualcuno – mi scuserà la Penna se non ho recuperato il suo nome – ha rilevato.
I racconti fuori concorso – davvero di alto spessore in questo step - personalmente mi hanno molto toccato e, senza vergogna, fatto piangere. Eh, sì, lo l’abitudine di cercare sempre qualcosa in più tra le righe e a volte trovo emozioni di quelle che tolgono il fiato e fanno piangere al contempo. Sapete come si sta, in certi momenti, che ve lo dico a fare!
Per quello che riguarda il mio racconto, prima vi regalo la colonna sonora che mi ha accompagnato ora dopo ora e da cui ho tratto anche ispirazione. Un brano con una lunga storia di preparazione, anche scientifica, che dedico a @vivonic
One note symphony: https://youtu.be/7kaGwuGwsZQ: un Alan Parsons che non si smentisce.
I miei utenti
Un utente alle prese ad es. con Dolomiti Energia, con questo ente deve interagire, allo stesso modo gli utenti di DT, a mio parere, per essere davvero “personaggi utenti di DT” - e non solo “nomi” da scegliere da un elenco, con qualche caratteristica particolare reale da inserire in una trama che incorpori gli altri paletti – dovevano rimanere nel loro habitat naturale, il forum, di cui sono appunto utenti, e in esso, o grazie o a causa di esso, svolgersi la storia.
E' stata una mia interpretazione, su cui ho lavorato.
Non ho scelto utenti a caso: @Petunia all’inizio della mia “avventura” in DT, era il mio principale punto di riferimento, con i commenti cortesi e puntuali nel trovare i punti deboli ai racconti. Grazie a lei ho rivisto in parte il mio modo di scrivere, soprattutto nella dolorosa necessità di asciugare/sfrondare. @vivonic coi commenti che aspettavo sempre con ansia me lo sono proprio voluto giocare con la battuta dei tombini (battuta che ha una sua storia, che vi racconterò a parte, tra un paio di giorni, un racconto di cui ho già il titolo: i tombini e un corvo con la barba); @Molli Redigano , @digitoergosum e @ImaGiraffe per quel qualcosa di impalpabile che scaturisce dai commenti, positivi o critici che siano, che si sta declinando in amicizia.
Ma… l’avete sentito il ma?... Ma nella Sinfonia vi ho messi TUTTI: eravate tutti lì in anticamera, mentre incontravate i vostri personaggi che tanto avete amato e vi hanno fatto soffrire al contempo, o nel rivisitare le stanze permeate delle vostre fatiche, stanchezze, dubbi, certezze, momenti di gloria e di dispiacere. Ha detto bene in questo senso @tommybe
Come tutti ci siete stati . mi ripeto ancora una volta - fin dal mio approdo in DT, un toccasana in un periodo bruttissimo, le cui sensazioni sono ancora molto vivide. Ho appena letto il lungo commento di Arianna al suo racconto: la prima parte mi ha fatto venire la pelle d’oca e mi sono rivista il giorno in cui mi sono iscritta. Spaesata in un momento di cui non vedevo soluzioni, in cui niente mi dava un solo attimo di sollievo: scrivere “quel primo racconto” per trovare un nuovo appiglio in una pagina bianca, leggere i commenti, riprovarci al secondo step, uscire piano piano, molto piano, dal momento nero… impagabile l’insieme.
Quando ho visto il genere, l’idea è arrivata in un momento: la mia/nostra avventura in Rooms; sarà da tastiera, ma con quello che ogni giorno dobbiamo/abbiamo affrontato, tutta la vita è avventura. Dubbio che mi ha tolto @The Raven , con cui mi sono confrontata in tre righe.
Il resto, quello che molti di voi hanno perfettamente estrapolato dal racconto, è venuto molto naturalmente: il vivere il forum nelle sue sfaccettature. Meno semplice tagliare, asciugare.
Ringrazio quindi tutti per i voti, graditi al apri del piazzamento (sarebbe ipocrita in un contest non ammetterlo) ma più di tutto per i commenti di @Petunia , @Antonio Borghesi @Arunachala @Danilo Nucci @Hellionor
I commenti di @SuperGric @ImaGiraffe @Resdei @Arianna 2016 @M. Mark o'Knee @vivonic @Molli Redigano sono stati bellissimi da leggere e rileggere, al pari di un racconto particolarmente intrigante.
Ma è stato il commento di @Asbottino quello che più mi ha tenuto incollata al video: leggevo, rileggevo, mi sono commossa e, confesso a voi tutti, di averlo letto tante tante volte, perché scritto da una persona così competente vale davvero molto: carissimo, hai centrato in pieno quello che volevo dire. (E poi conosci il personaggio di Lawrence Block). Al pari di @digitoergosum , che ne ha integrato e in un certo senso allargato i concetti (come a voler rappresentare che anche nell'arte letteraria nulla si può più creare, e molto si può ancora declinare.)
Un grazie inoltre a @CharAznable , @paluca66 , @FedericoChiesa @Fante Scelto , @Byron.RN @Mac @caipiroska @Akimizu che mi spiace di non aver saputo coinvolgere appieno, ma i gusti sono gusti e inevitabilmente si incappa in qualcosa che non soddisfa, ma anche in spunti per migliorsi.
Spero di non aver scordato nessuno. Al prossimo step