Sarò sedia
Salto di palo in frasca mentre parlo
Oppure perdo il filo del discorso
Perché la mente non mi dà soccorso,
Persa com’è nell’inseguire un tarlo.
Un colapasta in testa so portarlo
E da quei fori scappa il mio rimorso:
Così non pesa il tempo ormai trascorso
Cercando sempre invano d’ingannarlo.
Sarò sedia su cui nessuno siede,
Porta alla quale mai nessuno bussa,
Sentiero ove nessuno mette piede,
Castello ove follia regna indiscussa
E spazio alla mia gioia mai concede;
Lima consunta che più niente smussa.
[Il titolo e il nono verso sono un omaggio ad Alda Merini]
Salto di palo in frasca mentre parlo
Oppure perdo il filo del discorso
Perché la mente non mi dà soccorso,
Persa com’è nell’inseguire un tarlo.
Un colapasta in testa so portarlo
E da quei fori scappa il mio rimorso:
Così non pesa il tempo ormai trascorso
Cercando sempre invano d’ingannarlo.
Sarò sedia su cui nessuno siede,
Porta alla quale mai nessuno bussa,
Sentiero ove nessuno mette piede,
Castello ove follia regna indiscussa
E spazio alla mia gioia mai concede;
Lima consunta che più niente smussa.
[Il titolo e il nono verso sono un omaggio ad Alda Merini]