A scuola la chiamava principessa, ma solo con l’immaginazione.
Poi Salim aveva scelto una diversa passione: veterinaria. Mai più vista, lei.
Aveva ritrovato Admira quel giorno, in sala operatoria, bellissima, stravolta, insanguinata, più dell’uomo canuto che gli avevano messo sul banco, il quinto nello spazio ormai esiguo.
“Devi salvarlo!” continuava a ripetergli allucinata. “È il tuo lavoro!”
Salim urlava, dentro di sé, che non sapeva estrarre una scheggia di quelle dimensioni, non dal costato di un essere umano.
È il tuo lavoro, un mantra più duro delle mani di lei aggrappate al braccio.
Più duro delle grida che bisogna evacuare subito, i carrarmati stanno entrando a Gaza City.
Poi Salim aveva scelto una diversa passione: veterinaria. Mai più vista, lei.
Aveva ritrovato Admira quel giorno, in sala operatoria, bellissima, stravolta, insanguinata, più dell’uomo canuto che gli avevano messo sul banco, il quinto nello spazio ormai esiguo.
“Devi salvarlo!” continuava a ripetergli allucinata. “È il tuo lavoro!”
Salim urlava, dentro di sé, che non sapeva estrarre una scheggia di quelle dimensioni, non dal costato di un essere umano.
È il tuo lavoro, un mantra più duro delle mani di lei aggrappate al braccio.
Più duro delle grida che bisogna evacuare subito, i carrarmati stanno entrando a Gaza City.