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Mila - Episodio 3: Aperitivo in centro

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Messaggio Da Achillu Mer Ago 21, 2024 6:24 pm

Spoiler:
Natasha ha i capelli corti. Mila non se l’aspetta ed è basita, si blocca qualche secondo per rielaborare. Non ha molte energie rimaste per oggi e spera che sia l’ultima sorpresa. Ripassa le norme sociali, sa che deve farle sapere ciò che pensa della nuova acconciatura.
Raggiunge Giulia, che sta già salutando l’amica.
«Adesso anche tu hai i capelli corti come me,» dice in LIS alla sua ex compagna di corso.
Lei risponde con la voce concitata. «Vero, eh? Speravo che me li lasciasse un po’ più lunghi. Però per fortuna ricresceranno, solo che adesso mi sento la testa nuda.»
Mila nota la domanda e segna: «Sì, è vero.»
Dopo altri convenevoli, a cui Mila non partecipa, decidono di muoversi alla volta del baretto dove hanno appuntamento con Luca per l’aperitivo.
Appena varcata la soglia, Natasha si agita. «Scusate, devo assolutamente salutare una persona. Arrivo.»
Mila e Giulia osservano l’amica che, a passi rapidi, si avvicina proprio a Luca e lo saluta con trasporto.
Lui, seduto a uno dei tavoli alti, è sorpreso dall’incontro ma scende dallo sgabello per darle un paio di bacini.
È una doppia sorpresa per Mila avere visto l’amica staccarsi dal gruppo e andare da Luca senza di loro. Perché l’ha fatto? Non è così che doveva iniziare l’appuntamento. Non è ciò che ha immaginato nel pomeriggio e non capisce se sarà in grado di affrontare la situazione. Tutte queste sensazioni non risaltano sul suo volto, che mantiene sempre la stessa espressione, ma sente di essere al limite delle proprie capacità.
Nel frattempo, lei e Giulia si sono avvicinate ai due.
Natasha fa la voce da ragazzina. «Sono qui con delle amiche, scusami. Però fatti sentire, ok?»
Giulia ha un’espressione seria. «Vedo che vi conoscete già.» Poi passa davanti all’amica e saluta Luca.
Natasha resta a bocca aperta. Guarda Mila. «Ah, allora è lui…» poi si rivolge in LIS all’ex compagna: «Ho combinato un casino? Spero di no.»
Mila si guarda intorno. Vede tutto in ordine e segna un semplice «No.» Ma dentro di lei c’è confusione.
Luca si avvicina. Ha lo stesso profumo dell’altra volta, sembra blu e sente un’esplosione di colore. Dice qualcosa e le stampa due bacini sulle guance. Lei si irrigidisce, si limita a salutare con la mano. Poi Luca fa lo stesso rito con Giulia e finalmente si siedono.
Lo sgabello non è un granché come fidget, ma Mila riesce comunque a fare qualche movimento con i piedi e le gambe per scaricare la tensione. Natasha è di fronte a lei, proprio come ha immaginato l’incontro, forse la situazione sta tornando sui binari previsti. Su richiesta di Giulia, Natasha sta raccontando di come lei e Luca si sono incontrati. «Così abbiamo deciso di studiare insieme per l’esame. Alla fine io ho preso trenta e lui ventotto.»
Lui è di fianco a Natasha e alza lo sguardo. «Non farmici pensare, quanto l’ho odiato quel prof! Ti ricordi la frase che ripeteva spesso?»
Il cameriere passa a prendere le ordinazioni e poi il discorso cambia. A Mila resta la curiosità: quale sarà stata la frase? Nessuno torna sull’argomento. Deve trovare il modo di attirare l’attenzione di Luca e chiedergli che cosa ripetesse spesso il prof. Ma bisogna anche che lui parli con Giulia, così sua sorella è felice. Non sa più qual è la cosa giusta da fare e i piedi strusciano insistenti sullo sgabello. Mette anche le mani nella borsetta e scarica altra tensione sullo squishy toy.
«… Mila?»
La voce raggiunge nella sua mente un cassetto blu. Il suo nome è accompagnato da altre parole che si perdono, ma è lo stesso un’esplosione di colore.
Giulia si rivolge a Luca. «Quando la vedi così è meglio se la lasci tranquilla. La tengo d’occhio io, non ti preoccupare.»
Mila prova gratitudine per il ragazzo che ha notato il suo sovraccarico. Pensa ancora una volta che sua sorella sia fortunata. Insomma, sembra proprio quello giusto, il fidanzato che non si dimenticherà della cognata invalida.
Ma Luca è anche la persona che sa cosa ripeteva spesso il prof! Non può chiederlo direttamente a lui, però forse potrebbe saperlo Natasha. Deve essere così per forza, perché Luca gliel’aveva chiesto. Solo che adesso lei sta parlando con Giulia. Deve trovare il momento giusto per attirare la sua attenzione.
«Vedo che stai meglio.»
Mila ruota appena lo sguardo e capisce che è stato Luca a parlare. Le altre due sono concentrate a discutere tra loro.
«Stai meglio, vero?»
Adesso che c’è una domanda, Mila segna un «Sì.» con il mignolo.
«Ho visto che hai ripreso colore. Scusami se prima mi sono preoccupato. Eri diventata pallida, lo sai?»
Mila scuote la testa e segna un «No,» seguito da altri segni che però interrompe. Fa cenno di aspettare. Prende lo smartphone e gli manda un messaggio: «Non lo sapevo che divento pallida quando ho un sovraccarico.» Poi indica il suo telefono.
Luca legge e sorride. «Non te l’ha mai detto nessuno?»
Mila fa il segno con l’indice e poi solleva le mani.
«Quindi si chiama sovraccarico quello che hai avuto prima?»
Annuisce.
«Ti capita spesso?»
Mila inquadra nella mente il calendario, poi scrive: «La settimana scorsa cinque volte. Non lo so se è spesso. Penso di no, perché quando andavo a scuola succedeva anche cinque volte al giorno. Però penso anche di sì, perché so che alle persone che non sono come me non succede mai.» Osserva l’ultima frase e cerca di capire se quello che ha scritto può interessare o meno. Forse; il messaggio parla anche un po’ di Luca perché non è come lei. Invia.
Solleva gli occhi e scopre che Luca sta parlando con Giulia. Sente qualcosa muoversi nel petto, dovrebbe essere felicità e forse è per quello che le si inumidiscono gli occhi.
Natasha le tocca la mano ed è come una scossa. Si mettono a chiacchierare in LIS. «Stanno ingranando, hai visto?»
Mila annuisce.
«Mi sembrano una bella coppia, hai fatto bene a organizzare l’aperitivo.»
Sorride. Non c’è una domanda e per un attimo non sa cosa dire. Poi si ricorda. «Che cosa ripeteva spesso il prof?»
Natasha scuote la testa, fa delle espressioni strane. «Oddio… quale prof?»
«Quello che Luca odiava tanto.»
«Ah! Quello? Guarda, non me lo ricordo. La verità è che ho preparato l’esame con Luca perché avevo una cotta per lui. Mi faceva battere forte il cuore. Purtroppo all’epoca era fidanzato e non mi ha considerata. Feci un piantino, anche più di uno, senza farmi vedere. Lui niente, era proprio innamorato. La soddisfazione è che almeno ho preso trenta, anche se avevo il cuore spezzato.»
«… Mila?»
Il nome è accompagnato da un’esplosione di colore nella sua mente. Si gira verso Luca, impegnato a parlare intensamente con Giulia. Lui è proprio tutto blu, non solo quello che dice ma anche il modo di gesticolare. Ma come mai ha pronunciato il suo nome?
Intanto un cuore giallo e verde batte forte nel petto di Mila, accompagnato dallo strano impulso di fare un piantino senza farsi vedere. Stasera si sente molto stanca, è proprio al limite delle proprie energie. Si chiede se sia di nuovo pallida, in sovraccarico.
Sente una scossa alla mano e si gira verso Natasha. «Vieni fuori a prendere un po’ d’aria?»
Mila acconsente. Escono sul retro, dove non c’è passaggio di gente e motori, ma solo aria fredda e qualche cliente che fuma.
Anche Natasha ha la sigaretta in mano. Parla e parla, mentre Mila finge di ascoltare e sente il bisogno di tornare a casa e scaricarsi.
Giulia lo nota quando le due rientrano al baretto. C’è molta confusione nel sedersi, rialzarsi, raccogliere le proprie cose e salutare; alla fine Mila si affida completamente alla sorella e insieme tornano all’automobile senza scambiarsi una parola, circondate dai suoni, dalle luci e dagli odori del centro città.
Allacciatasi la cintura, Mila segna in LIS, guardando davanti a sé con un’espressione statica. «Scusami se rovino sempre tutto.»
Giulia la consola senza toccarla. «Non hai rovinato niente, io e Luca usciremo insieme un’altra volta. Va bene così.»
Mila non è del tutto convinta, vorrebbe chiederle se è vero ma non ce la fa, ha esaurito le energie.

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Mila - Episodio 3: Aperitivo in centro Badge-2
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